Finanziamento da 30 milioni - erogato, in parti uguali da Banco Bpm e Cassa depositi e prestiti - a Mulino Antimo Caputo, azienda campana produttrice di farine e nota anche come 'Il mulino di Napoli', per antonomasia.

Nel dettaglio, il progetto prevede la realizzazione di un nuovo stabilimento, di oltre 16 mila metri quadrati, dedicato al confezionamento di farine e completamente alimentato da energia rinnovabile, grazie all’installazione di pannelli solari sull’intera area. L’orientamento della struttura, infatti, è stato studiato per garantire il massimo rendimento energetico, pari a 2,5 Gigawatt.

Il finanziamento sarà destinato anche alla progettazione e costruzione di un mulino, dotato delle tecnologie più avanzate per la macinazione e la conservazione dei cereali che permetterà la riduzione degli spazi di movimentazioni delle merci, comportando una diminuzione dei consumi fino al 15 per cento.

Il complesso di molitura verrà costruito a Ripalimosani, in provincia di Campobasso, e consentirà di coprire fino al 50% del fabbisogno energetico della struttura, in virtù della particolare posizione e della morfologia del territorio. Così l’azienda campana realizzerà il primo mulino in Europa di ultima generazione costruito e progettato con logiche moderne, orientato al massimo efficientamento energetico e all’utilizzo di energia rinnovabile.

Mulino Antimo Caputo viene fondato nel 1924, ha sede a Napoli ed è specializzato nel processo di macinazione lenta, che consente di ottenere dal grano una farina naturale. Il prodotto si rivolge a professionisti, ma anche ad appassionati di cucina. È presente inoltre sui mercati esteri, dagli Stati Uniti al Giappone.

La società ha ottimi indicatori finanziari. Citiamo solo il fatturato, in continua crescita: nel 2022 ha messo a segno circa 115 milioni e dal 2015 viaggia su un tasso di incremento medio annuo del 13,7 per cento.