Ceconomy accetta l'offerta di Jd.com

Ceconomy accetta l'offerta di Jd.com
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Subito dopo un periodo rovente per le grandi acquisizioni nel mondo dei beni di consumo e durevoli, arriva un altro deal di grande spessore distributivo, che coinvolgerà, fortemente, anche l'Italia.
L'architettura dell'operazione
Infatti, dopo trattative avanzate, il colosso del commercio elettronico made in China JD.com, ha riportato un successo nella propria offerta per Ceconomy, la società tedesca che possiede MediaMarkt (MediaWorld in Italia) e Saturn.
La struttura dell'operazione è piuttosto complessa, come spiega la stessa società target.
Più in dettaglio gli azionisti di riferimento (Haniel, Beisheim, Freenet e Convergenta) hanno firmato impegni vincolanti per accettare una proposta per circa il 32% del capitale sociale.
L'azionista della famiglia fondatrice di Ceconomy, Convergenta, manterrà però una partecipazione di circa il 25,4% a seguito dell’Opa.
Il Consiglio di gestione e il Consiglio di sorveglianza di Ceconomy sostengono la partnership con JD.com, per accelerarne la strategia e la traiettoria di crescita.
Questo aumenterà la flessibilità finanziaria del gruppo, ottenendo l'accesso alla leadership tecnologica di JD.com, nonché alla vendita omnicanale e alle capacità logistiche del nuovo socio e semplificando la struttura proprietaria
Tuttavia l'indipendenza operativa di Ceconomy sarà preservata, in quanto JD.com si è impegnato a non concludere un'intesa che lo veda in posizione dominante, o che preveda il trasferimento di profitti e perdite.
L'accordo di investimento include impegni vincolanti per l'attuale strategia di crescita di Ceconomy stessa, per i suoi dipendenti, la sede centrale, i negozi e i marchi dell'azienda
Il Consiglio di gestione e il Consiglio di sorveglianza di Ceconomy hanno raccomandato agli azionisti l'adesione.
Un gigante da 140 miliardi
JD dichiara 600 milioni di utenti attivi e possiede un'infrastruttura logistica che copre 105 nazioni, Europa compresa. Il tutto per un giro d’affari 2024 equivalente, grosso modo, a 140 miliardi di euro.
Essendo la target una quotata, verrà lanciata un’Opa volontaria in contanti a un prezzo di 4,60 euro per titolo, che comporta una premialità molto interessante, del 43% rispetto al prezzo medio ponderato delle azioni, calcolato nei tre mesi terminanti il 23 luglio 2025. In questo modo il valore di impresa del big tedesco viene fissato in 4 miliardi di euro.
L’annuncio è stato recepito molto bene sulla piazza di Francoforte, dove, anche nei giorni scorsi, quando circolavano notizie preliminari, le quotazioni di Ceconomy hanno cominciato a prendere il volo.
I risvolti per l'Italia e l'Europa
La target ha messo a segno, nell’anno fiscale 2023/2024, vendite totali di 22,4 miliardi di euro, di cui 5,1 online. Al 30 settembre 2024 la rete era di 1.030 punti vendita in Europa.
Il 16 luglio Ceconomy ha anche reso noti i dati preliminari del 2024-25, precisando che l’utile netto crescerà sopra le aspettative, raggiungendo 375 milioni di euro.
Inoltre, nel terzo trimestre 2024/25, il gruppo ha ottenuto una variazione positiva delle vendite, depurata dagli effetti valutari, del 5 per cento a perimetro corrente e del 4,4% a rete costante.
Se in Italia MediaWorld vuol dire circa 140 punti vendita e un fatturato 2024 di 2,4 miliardi di euro, esiste comunque un altro risvolto che coinvolgerebbe la nostra nazione.
Non tutti sanno, infatti, che Ceconomy è anche il secondo azionista di Fnac Darty, con una quota del 22%, mentre il 28% risale al miliardario ceco Daniel Kretinsky. E Fnac Darty controlla il 100% di Unieuro…
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