Va alla bresciana My Credit – realtà specializzata nell’investimento e gestione di portafogli di Npl (crediti deteriorati), con la finalità di creare un ponte tra il settore finanziario e quello immobiliare - il centro commerciale Freccia rossa di Brescia. L'iter è abbastanza complesso.

L’investitore, infatti, aveva già rilevato, lo scorso aprile, i 25 milioni di crediti in pancia ad Altea, la società di cartolarizzazione.

In giugno, come riporta il Giornale di Brescia, che ha seguito l’intera vicenda, il complesso edilizio, formato dallo shopping center e dall’edificio antistante, occupato da una palestra Virgin Active, era stato messo all’asta dal Tribunale di Milano per un valore di 29 milioni di euro, ma in quella sede erano stati ceduti (pare a una società vicina a My Credit) solo i muri del centro sportivo, per un ammontare intorno ai 3 milioni di euro.

La vendita giudiziaria è stata quindi spostata al 27 settembre e il prezzo minimo fissato in 16.312.500 euro. A questo punto My Credit ha chiuso il cerchio e, per 16,4 milioni, ha acquisito, come descrive il Portale delle vendite pubbliche (Ministero della Giustizia), un lotto “disposto su diversi livelli, con destinazione commerciale plurifunzionale e con la presenza di circa 120 negozi di piccola, media e grande distribuzione, 15 ristoranti, 1 supermercato, 1 cinema multisala e ampi parcheggi ai piani interrati, al servizio delle attività”.

Il Freccia rossa, costruito nel 2008 da Sonae Sierra e dalla bresciana Coimpredil, è un insieme di circa 30 mila metri quadrati di superficie lorda affittabile ed è chiuso definitivamente da un anno.

Per ragioni quasi incomprensibili, nonostante la sua importanza e i tentativi di rilancio, il centro non è mai riuscito a decollare e ha finito per perdere tutti gli occupanti.

Nel 2016 inoltre, a una dozzina di chilometri di distanza, ha aperto i battenti Elnòs di Roncadelle, di gruppo Ikea, con i suoi 88 mila metri quadrati.