Fnac Darty: nuovo piano l'11 giugno

Fnac Darty: nuovo piano l'11 giugno
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Dopo Unieuro, Fnac Darty punta a nuove acquisizioni?
È solo un’ipotesi, ma porsi la domanda è lecito per via di alcune voci, circolate tempo fa sulla stampa estera, che parlavano, appunto, di mire in questa direzione, pur senza fare nomi di eventuali e ulteriori società target, e anche in ragione di quanto dichiarato nella trimestrale 2025.
L'effetto Unieuro
Nella nota di presentazione finanziaria si legge una frase tanto promettente, quanto riservata: “Un nuovo piano strategico sarà svelato l’11 giugno, a Parigi, e permetterà di includere Unieuro nell’aggiornamento degli obiettivi a medio termine del gruppo”.
I conti di gennaio-marzo dimostrano una tenuta, attribuibile, anche, alla controllata italiana.
Il giro d’affari consolidato rimane stabile, pure se evidenzia una crescita del 29% a perimetro corrente, fino a 2 miliardi e 314 milioni di euro, incremento che diventa piatto nel confronto con i risultati del primo trimestre 2024 (-0,6) il quale però non considerava gli effetti dell’Opas, consolidati, appunto, solo a partire dall’ultimo mese dello scorso anno.
L’integrazione di Unieuro procede bene, precisa il gruppo, contribuendo alla performance del primo trimestre. Il tasso del margine lordo pro forma cresce di 60 punti base e la situazione è salda grazie alla procedura di rifinanziamento: il 25 marzo 2025 sono state emesse obbligazioni per un valore di 300 milioni di euro a scadenza aprile 2023.
Standard & Poor’s sottolinea la solidità delle prospettive della conglomerata franco-italiana, attribuendole un rating doppia B plus, “voto” che indica stabilità.
Più del 70% della riduzione del giro d’affari a perimetro costante pro forma, si spiega, comunica Fnac Darty, con il non consolidamento dell’attività di vendita di biglietti per spettacoli e altre manifestazioni culturali - a dicembre 2024 Fnac Darty ha ceduto una fetta del 17% della quota detenuta in France Billet alla società tedesca Cts Eventim che ne è diventata l’azionista di maggioranza – e con la chiusura di alcuni punti vendita in Francia (tra i quali il megastore degli Champs Elysées) e in Spagna, dove peraltro alcuni punti vendita sono solo oggetto di uno stop temporaneo.
L'Italia cresce, la Francia arretra
Le sole attività italiane (Unieuro) presentano una crescita del giro d’affari dell’1,4% a parità di perimetro, mentre, considerando l’intero resto d’Europa (Esagono escluso) – che abbraccia anche Belgio, Spagna, Portogallo e Svizzera – il dato like for like progredisce, in media, dello 0,4%, con un arretramento particolarmente evidente nel Regno belga (-3,5%) e una flessione molto più lieve (-0,5%) nella Confederazione elvetica.
Il Portogallo fa segnare un +0,9% la Spagna, nonostante una riduzione del network, registra un +1,7%, dunque migliore del dato inerente al nostro Paese.
La Francia, invece, cala del 2,6% a rete corrente e dell’1,2% a perimetro costante.
«Fnac Darty ha registrato una buona performance trimestrale – ha detto Enrique Martinez, direttore generale del gruppo e neopresidente Unieuro -. E questo grazie al dinamismo dei Paesi del Sud, in parte compressa da un effetto calendario negativo». Per esempio il 2024 è stato bisestile e ha avuto, chiaramente, un giorno lavorativo in più, ossia giovedì 29 febbraio 2024.
Nei dodici mesi dello scorso anno i conti si sono chiusi intorno agli 8 miliardi di euro, con una crescita di un punto percentuale, dunque ampiamente al disopra della media di settore, e con un +1,7% considerando le vendite omnicanale.
LA TRIMESTRALE DI GRUPPO FNAC DARTY PER AREA GEOGRAFICA
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