Sembra finita la lunga attesa da parte dei fiorentini del punto di vendita Esselunga del Quartiere 3, il cosiddetto Galluzzo, già Comune autonomo e oggi zona alla periferia meridionale della città.

La storia non è per niente inedita, visto che in parte lo stesso Bernardo Caprotti ne aveva accennato nella propria famosa lettere di denuncia al “Corriere della Sera” e visto che di vicende simili in Italia ce ne sono parecchie e sono legate in certi casi all’eterno conflitto fra lo Stato e gli enti locali in materia di varianti ai piani regolatori e in altri a indagini che improvvisamente mettono uno stop all’edilizia pubblica.

Esselunga ha acquistato il lotto ben 42 anni fa, nel 1971, ma i lavori si sono quasi fermati in attesa del completamento del cosiddetto “bypass del Galluzzo”, un passante stradale destinato a liberare quest’area dall’eccessivo traffico. Un’opera bloccata nel 2011 in seguito ad alcune indagini su possibili reati ambientali. Bisogna pensare che un superstore attivo in questa collocazione non avrebbe fatto altro che esasperare i problemi viabilistici.

Ma ora il sindaco, Matteo Renzi, vuole dare una spallata e promette per oggi, 29 ottobre, un incontro congiunto fra Comune, Provincia e Regione. Lo riferisce Firenze Today: “Domani (oggi per chi legge, ndr) speriamo che possano venire fuori le firme per le ultime autorizzazioni. Il primo lotto del bypass è pronto, i lavori sono a un passo dalla conclusione: ma diciamo all’Anas di sbrigarsi ad attrezzare la galleria, perché dopo 40 anni di ritardo se almeno facesse questo non sarebbe male. Quanto al secondo lotto – ha dichiarato il sindaco al giornale fiorentino – se ne occupa Autostrade e c'è il problema della classificazione delle terre di scavo, che è delicato e sta tra l'altro riguardando anche altre vicende. Ad oggi il secondo lotto è bloccato per questo motivo: e il Comune, sostanzialmente, non può farci niente". Ma in realtà proprio il Comune avrebbe deciso, già nel 2011, di farsi carico in prima persona dei lavori qualora si inceppassero ulteriormente.