Banane made in Italy? Perché no? Ci ha pensato Chiquita, che ha creato la sua prima coltivazione tricolore nel cuore della Sicilia.
Il progetto è stato realizzato in collaborazione con la cooperativa agricola locale Alba Bio di Ragusa, dando vita a un incontro fra tradizione, innovazione e qualità.
L’azienda partner, nata nel 2002 è fra l’altro, anche certificata Demeter (biodinamico), mentre Chiquita ha un forte orientamento verso la sostenibilità.
La prima fase del progetto prenderà il via nell’ottobre 2025, con la messa a dimora di 20mila piante biologiche, per dare i primi frutti che saranno disponibili nei punti vendita già nel 2026.
«Con “prodotto italiano” vogliamo consolidare il nostro legame con i consumatori del nostro Paese, portando, per la prima volta, la coltivazione delle banane nel cuore del Mediterraneo. La Sicilia è un terra simbolo di eccellenza agricola e, grazie al suo clima ideale e all’esperienza delle comunità locali, rappresenta il contesto perfetto per questa sfida –commenta Costabile Romano, direttore commerciale di Chiquita in Italia – Questo progetto esprime la nostra vocazione a mettere l’agricoltura e gli agricoltori al centro, confermando il nostro ruolo di leader».
Il progetto, ha aggiunto il manager, ha anche un marcato valore sociale, mirando a valorizzare le risorse autoctone, con una tappa storica e aprendo nuove prospettive per il futuro dell’agricoltura e per l’evoluzione del marchio.
Chiquita brands international produce, secondo le stime, circa 15 miliardi di banane all’anno e impiega 20mila persone in 25 Paesi. Distribuisce in 70 nazioni.
Recentemente il gruppo è rientrato a Panama e, grazie a un investimento di 30 milioni di dollari, ha deciso di riavviare la produzione nella provincia occidentale di Bocas del Toro, con l'obiettivo di essere operativa entro febbraio 2026.
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