Aggiornato a
Iscriviti alla nostra newsletter

Avm crea il polo dei tartufi e si compra Calugi, dopo Savini

Avm crea il polo dei tartufi e si compra Calugi, dopo Savini
Stefania Calugi

Avm crea il polo dei tartufi e si compra Calugi, dopo Savini

Information
Luca Salomone

Il fondo di private capital Italian fine food (Iff), promosso da Avm Gestioni, fa scorta di tartufi, e dopo avere acquisito, circa un anno fa, Savini tartufi di Forcoli (Pisa), azienda da 10 milioni di euro di fatturato, si regala anche l’80% di Stefania Calugi tartufi, impresa con un giro d’affari intorno ai 7 milioni e una crescita prevista, per il 2024, del 15 per cento.

Calugi di Castelfiorentino (Fi) nasce nel 1987, quale eredità di una lunga e consolidata tradizione familiare, tra le colline di San Miniato, uno dei territori italiani più importanti per la produzione di tartufo.

A soli 18 anni Stefania apre il primo laboratorio, dedicato sia al mercato del fresco, sia alla trasformazione in prodotti conservati e, nel tempo, riesce a passare da un piccolo laboratorio artigianale di soli 67 mq, a una realtà con un quartier generale di 1.500 mq e 25 dipendenti, di cui 16 donne.

Avm, società italiana di private equity e venture capital, prosegue così il proprio percorso nella creazione di un campione del fine food italiano: il fondo Iff ha anche acquisito, nell’autunno del 2023, la tarantina Europan Sud, che vuol dire pani pugliesi e altri pani fini (con grani speciali), per un fatturato, 2023, intorno ai 13 milioni.

Tonando ai tartufi va detto che gli accordi con Avm Gestioni, prevedono che la fondatrice mantenga l’incarico di AD, con la libertà di conservare anche tutta l’attuale organizzazione e struttura aziendale.

Nell’ambito dell’operazione, è intervenuta Banca del Fucino, come unico soggetto investitore, attraverso l’erogazione di un finanziamento chirografario.

Secondo alcune stime, riportate dal Sole 24 Ore, il mercato mondiale del tartufo, compresi i prodotti derivati, vale circa 500 milioni di euro all’anno, variabili in funzione delle quotazioni, e l’Italia è in prima fila con un giro d’affari di 200 milioni.

Leader è Urbani tartufi di Sant'Anatolia Di Narco (Perugia) che conta 14 sedi fra Italia ed estero e che prevede di toccare, quest’anno, 100 milioni di fatturato, rispetto ai circa 55 del 2022.

  • Ti è piaciuto l'articolo?

    Iscriviti alla newsletter e non perderti gli altri aggiornamenti.

       
    EdizioniDMh50  

Logo Ristorazione Moderna

distribuzionemoderna.info

- Copyright © 2024 Edizioni DM Srl - Via G. Spadolini, 7 - 20141 Milano | P. IVA 08954140961 - Tutti i diritti riservati | Credits