Italian fine food rileva Europan Sud: seconda operazione in una settimana
Italian fine food rileva Europan Sud: seconda operazione in una settimana
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di Luca Salomone
Seconda mossa di Italian fine food, fondo promosso da Avm gestioni, che ha appena annunciato l’acquisizione di Savini Tartufi.
L'architettura finanziaria
Insieme al gruppo francese Amundi - primo asset manager europeo che ha messo in campo il proprio fondo Amundi Eltif Agritaly Pir - l’investitore ha rilevato la maggioranza del capitale di Europan Sud, attraverso la società veicolo Holdco.
La transazione, effettuata con un’operazione di leveraged buyout, prevede che la famiglia Barbaro – fondatrice di Europan nel 1974 - reinvesta in azienda, mantenendo un 30% di quota e assicurando la continuità dei principali ruoli operativi: così Giancarlo Barbaro, amministratore delegato, sarà affiancato dal nipote, Mario Barbaro, mentre Cosimo Barbaro, ricoprirà ancora il ruolo di direttore della produzione.
La tarantina Europan Sud, che affonda le sue origini nei primi del Novecento, è uno specialista della produzione di pane e panificati precotti non surgelati, ottenuti con materie prime solo italiane e con l’utilizzo di lievito madre.
Acquisizioni in vista
Con un margine Ebitda superiore al 20%, l’impresa ha conseguito, nel 2022, un fatturato di 10,6 milioni di euro, in netta crescita rispetto agli 8,5 milioni del 2021. E, nel 2023, il giro d’affari dovrebbe superare i 13 milioni. Il futuro percorso di crescita potrà avvenire anche per acquisizioni.
I prodotti Europan sono distribuiti a un’ampia rete di grossisti, i quali riforniscono sia l’Horeca, sia la Gdo.
L’offerta, che abbraccia più di 30 tipi di pane, va dalle tipologie classiche alle tipicità regionali pugliesi, alle linee con indirizzo salutistico e nutraceutico.
«Crediamo fortemente nelle potenzialità di Europan e nella sua capacità di diventare un punto di riferimento nazionale dell’industria della panificazione - sottolinea Giovanna Dossena, principal e co-fondatrice di Avm gestioni -. L’attenzione agli aspetti nutraceutici e alle qualità proteiche dell’offerta ha rappresentato, per noi, un elemento chiave, dato che Italian fine food nasce per investire nelle aziende eccellenti e di qualità del made in Italy».
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