Per Caviro bilancio record: ricavi a 417 milioni. Spinta dal business green
Per Caviro bilancio record: ricavi a 417 milioni. Spinta dal business green
- Information
di Emanuele Scarci
Il vino di Caviro trainato dal business dell’economia circolare di Caviro Extra.
L’anno fiscale 2021-2022 di Caviro (termina in agosto) chiude con ricavi
consolidati record di oltre 417 milioni di euro, +7,1% sull’esercizio
precedente; l’Ebitda si è attestato a 36,2 milioni (31 milioni il precedente), con
un’incidenza dell’8,7% sul fatturato, mentre l’utile è stato di 9,6 milioni. Il
patrimonio netto è salito del 10,7% a 136 milioni e la Posizione finanziaria
netta è risultata di 73,8 milioni, in crescita rispetto allo scorso anno
principalmente per gli investimenti in economia circolare e sostenibilità.
Bene anche l’export (in oltre 80 Paesi) con un fatturato complessivo di 123
milioni, diretto per lo più verso Regno Unito, Usa, Svizzera, Germania e
Francia.
Uno e trino
Il fatturato di Caviro si suddivide in tre business: vino 65%, mosti, alcol e acido tartarico 20%, energia e ambiente 15%. Nell’esercizio chiuso, Caviro Extra (trasforma i sottoprodotti della vinificazione in alcol, prodotti nobili, energia e fertilizzanti) ha confermato le ottime performance dell’ultimo triennio e sostenuto la cooperativa di Faenza. Ma anche la controllata Enomondo ha ridotto il salasso delle bollette: genera il 150% del fabbisogno energetico del gruppo e, pur dovendola conferire a Enel, ha sostanzialmente evitato l’impatto delle super bollette.
Nella
divisione vino, Caviro conta su una rete di 12 mila soci, 27 cantine, 35.200
ettari vitati (in media 3 ettari a impresa) e 660 mila tonnellate di uva
prodotta, quasi il 10% del totale nazionale. La cooperativa romagnola ritira
“solo” 2 milioni di ettolitri prodotti, il resto è diretto verso altri
imbottigliatori.
I vini da tavola sono il core business della divisione, a partire dal Tavernello. Ma nell'offerta ci sono anche i vini veneti di Cesari, i toscani della Leonardo e i romagnoli di Vigneti Romio. Il Tavernello è il vino italiano più venduto al mondo e, secondo il ranking Impact DataBank, si piazza nei primi 10 marchi mondiali. Negli Stati Uniti il Tavernello è offerto a 8,99 dollari e in Germania a 2,50 euro.
Investimenti green
«Gli investimenti realizzati sul fronte della sostenibilità a sostegno del
nostro modello di economia circolare ci hanno premiato anche nell’esercizio
2021-2022 - commenta Carlo Dalmonte, presidente di Caviro -. Una propensione
all’innovazione continua che abbiamo confermato anche in questo esercizio con i
forti investimenti nell’ambito del progetto Legàmi di Vite, il contratto di
sviluppo che abbiamo presentato in qualità di capofila insieme ad altre 9
cantine della regione e che prevede investimenti complessivi per oltre 90
milioni di euro e un impatto occupazionale di circa 70 persone».
Legàmi di Vite si è aggiudicato il Premio per lo sviluppo sostenibile,
assegnato nell'ambito della Fiera Ecomondo, e si concentra sul potenziamento
delle attività di lavorazione e recupero dei sottoprodotti,
sull’efficientamento energetico e la realizzazione di nuovi depuratori.
Energia e consumi
Più incerto, invece, lo scenario sull’anno fiscale in corso a causa di un
forte aumento dei costi dell’energia e delle materie prime che si teme andrà a
incidere sui margini.
«L’aumento indiscriminato dei costi di produzione ha generato anche una pesante
contrazione dei consumi e tutti i canali del mondo vino, dalla grande distribuzione
all’Horeca, mostrano segnali di recessione - evidenzia SimonPietro Felice, direttore
generale di Caviro -. Una situazione pesante che temiamo interesserà presto
anche gli altri mercati in cui siamo presenti con la produzione Caviro Extra.
Il nostro approccio al 2023 sarà, quindi, di massima prudenza e ci
concentreremo sul contenimento e riduzione dei costi e sulla massima
valorizzazione dei nostri prodotti, anche in termini di prezzo di vendita, sul
mercato».
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