Il percepito dei consumatori verso la frutta secca è totalmente positivo. Nel comparto risulta trainante il segmento degli sgusciati mono referenze o in mix, ma è anche significativa la crescita percentuale dei semi.
Nell’anno terminante il 24 agosto 2025, il mercato della frutta secca ha generato complessivamente un giro d’affari di 1,373 miliardi di euro, registrando un trend a valore del +10,8% rispetto all’anno precedente, a seguito di un aumento del prezzo medio del 5,4%. Anche le vendite a volume crescono rispetto al 2024 (+5,1%), arrivando a quasi 114 milioni di chilogrammi, così come quelle a confezioni (+6,9%). In aumento anche l’assortimento per punto vendita (+5,7%), mentre l’intensità promozionale subisce una flessione del 2% (dati NIQ, totale Italia, Iper+Super+Liberi servizi+Discount).
La crescita in valore è trasversale, sia per quanto riguarda le aree NIQ che i canali distributivi. «A livello geografico – afferma Stefano Battaglia di NIQ – la maggiore crescita si registra nell’Area 4 sia a valore (+14,1%) che a volume (+7,5%), mentre l’Area 1 si conferma il mercato più importante per sales location a valore (31,7%) e a volume (31,8%), seguita dall’Area 2 con il 25,7% del giro d’affari e il 25,9% dei volumi, che presenta un referenziamento medio per punto di vendita di 75,3, in crescita del 3,9% rispetto all’anno precedente. Seguono poi l’Area 3 con il 25,5% di quota di mercato a valore e l’Area 4 con il 17,1%». All’interno dei canali distributivi, i supermercati, che realizzano il 39,3% del fatturato della categoria, registrano la crescita più elevata sul giro d’affari (+14,6%), spinta da un aumento del prezzo medio del 4%. Anche a volume si osserva un incremento trasversale a tutti i canali, guidato dai supermercati (+10,2%), seguiti dal libero servizio (+7,1%) e dagli ipermercati (+5). «In tutti i canali – prosegue Stefano Battaglia – si osserva una contrazione dell’attività promozionale, soprattutto nel discount (-3,7%). Gli ipermercati risultano il canale più promozionato (any promo intensity index 24,2%) e quello dove si riscontra il maggior aumento dei prezzi € /kg (+6,4%). Seppur registrano trend positivi sulle vendite a valore e volume, i liberi servizi risultano il canale meno importante per la categoria della frutta secca (6,7% sales location a valore e 5,6% sales location a volume)».
Il segmento frutta secca senza guscio è il mercato principale, con una quota a valore sulla categoria pari al 59,5% e al 50,4% delle quantità vendute. Registra un trend positivo in termini di fatturato (+11%) e a volume (+5,2%), nonostante l’aumento dei prezzi €/kg (+5,5%), che si attesta a 14,23 euro al chilo. Nel segmento frutta secca senza guscio, i tre sottosegmenti principali per vendite a valore sono: mandorle (+10,6% a val. e +3,7% a vol.), misti (+12,5% a val. e +10,9% a vol.) e noci (+15,4% a val. e +9,2% a vol.). Il secondo segmento per quota a valore sul mercato (17,6%) è quello della frutta essiccata disidratata e ricoperta. All’interno di questo segmento, il sottosegmento frutta essiccata è il principale per vendite a valore e a volume che mostrano incrementi rispettivamente dell’8,3% e dell’1,9%. È però il sottosegmento frutta disidratata, il secondo in termini di vendite a valore, a mostrare i trend di crescita più alti: +12,3% sul giro d’affari e +14,8% sulle quantità vendute. Questo incremento a volume avviene nonostante l’aumento del prezzo medio (+5,8% prezzo €/kg), che si assesta così a 16,11 euro al chilo. A seguire si trova il sottosegmento frutta secca con guscio, con una quota a valore pari a 17,3% sul totale del mercato. La varietà più alto-vendente sono i pistacchi, che registrano +6,1% a valore ma che calano nelle vendite a volume dell’1,1%, a causa di un aumento del prezzo medio (+7,2%) che si assesta a 17,13 euro al chilo. «Chiudono – conclude Stefano Battaglia – i semi, con una quota a valore sul totale frutta secca pari al 5,6%; questi registrano però un aumento delle vendite a valore pari al 28,8%, soprattutto grazie ai semi di zucca (+17,5%) e ai semi di chia (+112,6%). Anche a volume i trend del sottosegmento sono positivi, mettendo a segno +26,3% sulle quantità vendute».