Il primo quotidiano sulla GDO

Aggiornato al 25 Aprile 2024 - ore 16:00

Cibi etnici: la diversità conquista gli italiani

Cibi etnici: la diversità conquista gli italiani

Moda? Mania? Necessità di risparmiare sul carrello della spesa?Qualunque di queste sia la ragione, sta di fatto che i consumi etnici stanno crescendo come mai era accaduto in precedenza e non perché si tratti di una moda alternativa. Il maggior numero di extracomunitari presenti in Italia ha portato a un incremento delle importazioni di prodotti provenienti dai paesi di origine, al fine di mantenere le rispettive identità alimentari. In questo modo, però, i cibi hanno finito per fungere anche da strumento di socializzazione e di integrazione, rendendone partecipe un numero crescente di nostri connazionali. Analizzando il carrello della spesa della famiglia media italiana si nota che ama sempre di più mangiare etnico (+10 per cento di vendite solo nell'ultimo anno secondo il rapporto Coop). «Si tratta – ci spiega Fabio Repetto, Key Account Manager Italy presso Heuschen & Schrouff Foods Group – di un mercato che si sta aprendo tantissimo anche se l’Italia mentalmente è un po’ indietro rispetto ad altri Paesi. Sicuramente nel giro di qualche anno si faranno dei passi da gigante: la nuova generazione apprezza mangiare qualcosa di diverso, in particolare il mondo orientale e si diverte ad affrontare questo nuovo tipo di gastronomia».

ORIENTALE?I LIKE IT!

Il mercato del cibo etnico continua a crescere ma, come ci racconta Rossella Guidobono, Marketing manager di Eurofood, gli incrementi più significativi sono stati registrati dal comparto orientale che con 37 milioni di euro (escludendo il riso basmati) e una crescita del 46%, ha superato il messicano. «In questo comparto – evidenzia Guidobono – continua la crescita a doppia cifra dei noodles. Eurofood, grazie al brand Nissin, leader giapponese nella produzione di questa tipologia di prodotto, ha lanciato per primo sul mercato un anno fan i soba cup noodles, allargando il consumo ad un piatto non solo “in brodo”. La grande expertise del colosso nipponico ci permette di essere innovatori e proporre novità importanti che i consumatori apprezzano».

Il grande successo di questo segmento è confermato dall’ingente investimento che una storica impresa dell’industria alimentare italiana come Star ha realizzato su una gamma di nudolini orientali proposti in commercio in buste (per il consumo a casa) e in cup (adatti per l’on the go) come ci spiega il direttore generale Piergiorgio Burei,: «quello di Saikebon è stato uno dei lanci di maggior successo del largo consumo nel 2014. Proprio per questo abbiamo raddoppiato gli investimenti nel 2015, e immesso sul mercato una quantità di comunicazione dedicata a questa referenza molto importante».

NON SOLO NOODLES

Il successo del comparto orientale non deriva esclusivamente dai noodles, ci sono anche altre referenze che stanno conquistando progressivamente le nostre cucine. Ne sa qualcosa Kikkoman, la cui salsa di soia non solo prosegue la sua crescita incessante ma si sta anche sdoganando da un utilizzo prettamente etnico diventando un vero e proprio condimento mediterraneo. «La salsa di soia rappresenta sicuramente la maggior parte del business. In particolar modo, la nostra salsa di soia è riconosciuta per la forma della bottiglietta. Anni fa abbiamo anche introdotto nuovi prodotti, come la salsa di soia con meno sodio, che ha riscosso grande successo perché gli italiani sono molto legati ad una cucina salutare e a gusti delicati» sottolinea Kazuki Usui, Corporate Officer, General Manager, Corporate Communication Department di Kikkoman.

L’oriente tuttavia non è solo Giappone, come puntualizza Guidobono «Eurofood offre interessanti proposte di cucina indonesiana con la linea Go-Tan che stanno iniziando ad essere apprezzate dal consumatore italiano, grazie alla versatilità di utilizzo che, grazie al wok, permette di creare velocemente piatti sfiziosi»

COMUNICARE ATTRAVERSO LE RICETTE

Per le aziende che operano in questo settore il punto fondamentale è spingere i consumatori a provare i prodotti, cosicché testando la qualità tornino ad acquistarli: «Il primo passo è mettere il prodotto sullo scaffale e farlo conoscere direttamente così. Creiamo degli espositori e delle brochure in italiano che spieghino e diano un minimo di ricettario veloce, essenziale per non appesantire e annoiare il consumatore» dichiara Repetto.

Eurofood, impegnata quest’anno con il rebranding della linea Casa Fiesta, attualmente leader nel mercato del messicano con il marchio Santa Maria, ha in programma massicce attività di esposizioni fuori banco ed attività in store con hostess supportate dall’ausilio di ricettari, nonché comunicazione sui digital. Anche Kikkoman ha proposto ai consumatori diverse ricette che prevedono l’utilizzo della salsa per insaporire piatti a base di carne, pesce, ma anche insalate e dolci promuovendole grazie all’aiuto di magazine e blogger. Stessa strategia è stata adottata da Star che, oltre a un massiccio investimento sul media televisivo, propone sul sito web una serie di ricette e dà la possibilità agli utenti di poter inviare e condividere quelle ideate e sperimentate direttamente da loro.

Stefania Lorusso