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Saclà, dalla B Corp una spinta a migliorarsi ancora

Saclà, dalla B Corp una spinta a migliorarsi ancora
Federico Ghisolfi, group commercial director di F.lli Saclà

Saclà, dalla B Corp una spinta a migliorarsi ancora

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Veronica Fumarola

A inizio ottobre Saclà ha annunciato di aver ottenuto la certificazione B Corp, in seguito alla trasformazione in Società Benefit e a un percorso di miglioramento della propria performance ambientale e sociale. Il risultato di un impegno concreto che parte da lontano e che punta a rafforzare un sistema economico inclusivo, equo e rigenerativo a beneficio delle persone, delle comunità e del pianeta.

Con Federico Ghisolfi, group commercial director di F.lli Saclà abbiamo approfondito il significato che ha per l’azienda questa certificazione, oltre alle attività messe in campo a favore di una maggiore sostenibilità e ai prossimi obiettivi da raggiungere.

 

Avete appena ricevuto la certificazione B Corp. Che valore ha per Saclà questo risultato?
Diventare un’azienda certificata B Corp per noi è un traguardo molto importante. Si tratta non solo di un riconoscimento del nostro impegno a fare impresa in modo sostenibile, ma un'ulteriore conferma della volontà di adottare una cultura aziendale che mette al centro etica e sostenibilità. Questa certificazione è la dimostrazione dell’impegno di Saclà nel voler assumere standard elevati per misurare, migliorare e promuovere pratiche ambientali ma anche sociali. Aver ricevuto la certificazione B Corp non rappresenta un punto di arrivo, ma un nuovo stimolo per continuare a migliorarci e a generare valore, secondo i principi della responsabilità e della trasparenza.

 

Avete in programma attività di comunicazione legate a questo importante traguardo?
Per supportare il lancio della certificazione B Corp, abbiamo previsto l’attivazione di un piano di comunicazione integrato che ha messo al centro diversi touch point, con un importante focus digital sia in chiave b2b sia b2c. Tra le altre azioni realizzate: attività di ufficio stampa, materiali di comunicazione on e offline, una landing page sul nostro sito Saclà, dedicata al percorso che l’azienda ha portato avanti per diventare B Corp, e la realizzazione di un video manifesto per i nostri canali digitali.

 

Quali sono le altre iniziative a favore della sostenibilità che avete intrapreso come azienda?
Per Saclà la sostenibilità è un tema importante e una delle più grandi soddisfazioni dell’azienda è la consapevolezza di agire responsabilmente per il benessere della Terra. #ThanksPlanet, una delle campagne di cui siamo più fieri, rappresenta l’impegno di Saclà in ambito green e oggi è il content hub che racchiude diversi progetti, a conferma della nostra volontà di ispirare modelli di vita positivi. Tra questi, i #IMercoledìAntispreco, la social live series dedicata alla sensibilizzazione contro gli sprechi alimentari domestici, e Dragolì e Dragolà, campagna di comunicazione rivolta alle generazioni future con il fine di coinvolgere anche i più piccoli sui principi di sostenibilità cari all’azienda.

 

Qual è il fatturato raggiunto nel 2023 da Saclà e come state performando nell’anno in corso?
Abbiamo chiuso il 2023 con un fatturato complessivo di 150 milioni di euro, con un incremento delle vendite a valore in Italia e all’estero e stimiamo di consolidare l’anno 2024 con una crescita delle vendite, sostenuta dallo sviluppo dei diversi canali di vendita e dal contributo dell’estero.

 

A proposito di estero, quanto incide l’export sul fatturato aziendale e che obiettivi vi ponete oltreconfine?
Siamo presenti in oltre 70 paesi del mondo e abbiamo quattro filiali: in Uk, Usa, Francia e Germania. Nel 2023 abbiamo sviluppato un giro d'affari di 150 milioni di euro e l’estero incide per il 50% sul nostro giro d’affari. Abbiamo progetti molto ambiziosi per i prossimi anni, con l’obiettivo di sviluppare in modo significativo le vendite a livello internazionale.

 

Che ruolo ricopre, invece, l’Horeca per Saclà?
Le potenzialità del food service, per il nostro brand, sono davvero significative. Quello del out of home rappresenta un canale strategico che credo possa contribuire in modo rilevante agli obiettivi di vendita dei prossimi anni. Per questo vogliamo continuare a investire in questo settore, con l’obiettivo di allargare il nostro target e raggiungere diverse fasce di operatori e di consumatori, grazie a una gamma professionale dedicata: per l'industria alimentare, gli chef e i professionisti della ristorazione.

 

C’è un settore merceologico sul quale puntate a espandervi in maniera particolare?
In Italia il nostro obiettivo è rafforzare la nostra quota di mercato nelle categorie olive e conserve vegetali e continuare a crescere nel mercato pesti e salse, attraverso l’innovazione di prodotto e la sinergia delle divisioni commerciali. All’estero abbiamo progetti molto ambiziosi per i prossimi anni, con l’obiettivo di sviluppare in modo significativo le vendite a livello internazionale nei mercati dei pesti e sughi.

 

Considerando i vari comparti merceologici in cui operate, avete dovuto affrontare particolari difficoltà nell’ultimo anno?
I nostri principali mercati hanno registrato un calo dei volumi nel corso degli ultimi anni, a causa dapprima dalla crisi dell’olio di semi di girasole, poi a causa dell'inflazione del comparto sottaceti e, infine, per la tensione sul costo e disponibilità delle olive. Il nostro obiettivo è quello di mantenere la leadership di brand nelle nostre categorie “core”, olive, sottaceti e sottoli, attraverso la tenuta dei volumi dei nostri prodotti top-seller e la crescita in nuovi segmenti, trainata dall’innovazione di prodotto, dalla nostra presenza sul territorio, dal presidio dei diversi canali di vendita e da attività di trade marketing.

 

Nell’ultimo anno avete lanciato Sfiziolì olive condite e Sfiziolì cetriolini. Sono in programma nuove referenze per la gamma?
Sfiziolì è una gamma che propone un’innovazione in termini di gusto e offre un alto contenuto di servizio, che si caratterizza per il sapore moderno e per il pratico formato monoporzione. La nuova linea è stata molto apprezzata dai consumatori e sta riscontrando ottimi risultati di sell-out. Per il futuro abbiamo in programma di ampliare ulteriormente la gamma con nuove referenze.


Tra i lanci dell’ultimo anno c’è anche la salsa al curry. Come è stata accolta dal mercato?
La salsa al curry è un prodotto versatile, che arricchisce l'offerta in continua evoluzione della linea di salse Saclà. Nel corso dell’ultimo anno abbiamo registrato una crescita significativa della nostra gamma di salse con un incremento delle vendite del +30% a volume e a valore rispetto al periodo precedente. Gli importanti risultati sono stati raggiunti grazie all’aumento della distribuzione ed all’innovazione di prodotto.

 

Avete in programma ulteriori investimenti per l’ampliamento degli stabilimenti o delle linee produttive?
Il nuovo stabilimento produttivo di Castello di Annone è un progetto ambizioso, che si inserisce all’interno di un ampio percorso legato alla sostenibilità, importante asset strategico e di sviluppo dell’azienda. Un’infrastruttura di grande valore, non solo per l’azienda ma anche per tutta la comunità di Asti. Realizzato con le più moderne tecnologie e nel rispetto dei più rigorosi standard ambientali, rappresenta un esempio tangibile dell’impegno per la valorizzazione del territorio. Abbiamo investito e continueremo a investire nel prossimo futuro nell’ampliamento del nuovo stabilimento di Castello di Annone e questo ci consentirà di rafforzare ulteriormente la nostra capacità produttiva, anche nelle categorie pesti, sughi e salse, e di avere una maggiore flessibilità in termini di prodotto, formato e canale.  

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