Todis, nuove aperture all’orizzonte
Todis, nuove aperture all’orizzonte
- Information
Il 2024 è un anno importante per Todis: segna il 25esimo anno di attività dell’insegna, vede nella digitalizzazione, nella sostenibilità, nella prossimità, nella convenienza e nella qualità i suoi capisaldi e pilastri su cui costruire il futuro.
Forte dei risultati positivi raggiunti nel 2023, con un incremento del fatturato del +16% e una quota di mercato in crescita del 4,1% a livello nazionale nel canale di riferimento rispetto al 2022, Todis punta a espandersi ulteriormente con l’apertura di nuovi punti. Inaugurazioni sono previste negli ultimi mesi del 2024 e nel corso del 2025. Massimo Lucentini, direttore generale di Todis fa il punto sulle strategie dell’insegna e sui piani futuri.
Todis ha chiuso il 2023 con 1,167 miliardi di euro di vendite. Come prevedete di chiudere il 2024?
Contiamo di chiudere l’anno con una crescita ulteriore della nostra quota di mercato, che dovrebbe attestarsi intorno al 4,5% e con un incremento delle vendite tra il 5% e il 6% in area 3 e 4, dove siamo presenti. Sulla performance a rete omogenea stiamo lavorando per consolidare i risultati degli anni precedenti, ma l’anno in corso, per svariati motivi, sta presentando delle difficoltà notevoli, non solo per noi. La pressione della concorrenza è molto forte. Quasi tutti gli operatori della Gdo, rincorrendo le controcifre, stanno attuando politiche promozionali molto aggressive. Basti vedere i volantini dei nostri concorrenti orizzontali, sempre più ricchi di prodotti dell’Idm anche in sottocosto. I nostri volumi crescono, ma l’effetto congiunto del calo dell’inflazione e le operazioni di riposizionamento che abbiamo operato per migliorare la nostra competitività a favore dei clienti non ci aiutano nelle controcifre a parità. Non godiamo di quell’inflazione del carrello che sta caratterizzando il mercato. Anche i supermercati “tradizionali” hanno iniziato a intensificare operazioni di recupero che definirei talvolta “estreme”: buoni, cashback, sconti incondizionati su tutta la spesa. Le sensazioni sono confermate dai dati di mercato che vedono una crescita della pressione promozionale su tutti i canali e settori. È evidente che molti operatori quest’anno si trovano in difficoltà.
In quante e quali regioni italiane siete presenti e quali sono le vostre quote di mercato?
Attualmente Todis è presente in 11 regioni del centro-sud Italia con oltre 310 punti vendita, una presenza di prossimità per offrire un servizio sempre puntuale su misura dei clienti. Nel 2024, la leadership in termini di quota di mercato è nell’area romana con una percentuale nel canale discount del 37,5% a Roma e del 28,1% nel Lazio. Nelle altre regioni siamo presenti in Abruzzo con il 12,5% di , in Umbria con il 10%, in Campania, Sicilia e Molise con circa il 4% e in Puglia con il 3% (fonte: NIQ).
Quante nuove aperture avete realizzato nel 2024 e quali sono i piani di sviluppo della rete per il 2025?
Il 2023 è stato un anno di espansione importante per la rete, sempre nell’ottica della prossimità, della freschezza e della convenienza, asset strategici che contraddistinguono la mission dell’insegna, con 38 nuovi punti vendita aperti nel 2023 (tra le due società operative Iges e Addis) per un totale di oltre 300 store dislocati nel centro-sud, per un investimento pari a oltre 40 milioni di euro. Contiamo di chiudere l’anno in corso con 18 nuove aperture e 24 riammodernamenti, per investimenti pari a 20 milioni di euro. Per il 2025, invece, abbiamo l’obiettivo di inaugurare circa 24 negozi nel centro-sud Italia.
Come si compone la vostra offerta?
L’attività di distribuzione e di vendita di Todis è costituita per oltre il 95% da fornitori italiani, con priorità per i prodotti tipici del territorio, che provengono da fornitori locali selezionati, che garantiscono qualità, freschezza ed economicità, grazie a una filiera sempre più corta. La marca privata Todis, con circa 40 brand, è protagonista con un’incidenza sui volumi e sui valori per oltre il 65%, per un totale di circa 2.500 referenze nel largo consumo confezionato. Un numero destinato a crescere, dato il successo delle linee. Stiamo continuando a investire sulla nostra marca privata poiché vogliamo essere certi di poter soddisfare al 100% i nostri clienti, non solo nella convenienza, ma anche e soprattutto nella qualità e sostenibilità del prodotto. Stiamo selezionando fornitori sempre più qualificati e questo ci consente di migliorare costantemente la qualità dei nostri marchi. I nostri buyer sono sempre più dei manager di prodotto e sanno esattamente che questa è la nostra mission. Da segnalare, lato assortimento, l’attenzione di Todis verso una clientela sempre più orientata a scelte vegan, cruelty free ed ecologiche, con l’incremento dell’offerta di prodotti biologici, che raggiunge 235 referenze, oltre a 27 vegane.
A inizio anno avete avviato la campagna di riposizionamento dei prezzi “Bassi&Bloccati”. Quali risultati avete raggiunto con l’iniziativa? Pensate di incrementarla?
A febbraio 2024 siamo partiti con l’operazione “Bassi e Bloccati”, inizialmente su 250 prodotti, per poi aumentarli nel corso dei mesi, presentando nuovi panieri. Complessivamente quest’anno realizzeremo cinque panieri che coinvolgono oltre 1.100 referenze totali. Con questa iniziativa lavoriamo in maniera concreta per mitigare gli effetti dell’inflazione, per essere più competitivi e sostenere il potere di acquisto delle famiglie. Che i clienti gradiscano ce lo dicono le vendite dei prodotti coinvolti, che riescono anche a trainare le relative categorie di appartenenza e complessivamente a generare del fatturato “on top”. Oltre a questa attività, Todis combatte da tempo contro la logica della shrinkflation che prevede meno prodotto nelle confezioni, ma allo stesso prezzo. Per evitare questo fenomeno è fondamentale il dialogo costante e diretto con i nostri fornitori, con i quali stiamo consolidando e rivisitando costantemente tutta la nostra offerta Mdd. Solo insieme potremo, infatti, individuare strategie per superare i disagi economici subiti dai rincari degli ultimi anni, garantendo ai nostri clienti finali referenze che rispecchino il giusto rapporto qualità/prezzo, freschezza e regionalità, da sempre i nostri asset vincenti.
Sostenibilità e digitalizzazione sono due pilastri della crescita di Todis. Può raccontarci quali strade state percorrendo nelle due direzioni?
Riguardo all’impatto ambientale, la priorità di Todis è attualmente raggiungere gli obiettivi di sostenibilità dell’Agenda 2030 dell’Onu, perseguendo i valori aziendali del gruppo, che proiettano in maniera concreta e decisa il lavoro di Todis verso un futuro sicuro per i clienti, per il personale e, in generale, per il Pianeta. Nella convinzione dell’importanza dell’azione di ogni singolo, così come della sinergia del team, il personale in azienda e gli oltre 4.000 collaboratori dei nostri imprenditori affiliati sono coinvolti attivamente sul tema di sostenibilità in linea con la recente direttiva europea sulla rendicontazione aziendale Csrd-Corporate Sustainability Reporting Directive, che ha definito nuovi parametri per la comunicazione sulle tematiche Esg. Sul fronte selezione dei fornitori abbiamo avviato il progetto “Attestato di sostenibilità Todis”, in collaborazione con SGS Italia, soggetto terzo specializzato nella certificazione. Il progetto prevede la misurazione delle performance dei singoli fornitori di prodotti a marchio Todis legate alla sostenibilità con l’attribuzione di un rating. Sul fronte digitalizzazione, in occasione dei nostri 25 anni, questo ottobre abbiamo presentato la nuova app Fidelity, disponibile dal 2025, per fornire un ulteriore valore aggiunto e personalizzare l’esperienza di acquisto dei nostri clienti all’interno dei punti di vendita.
Quanto è importante la formazione per Todis?
L’offerta formativa di Todis si estende non solo ai dipendenti, ma anche agli imprenditori affiliati e al personale dei punti vendita e della rete. Da segnalare in questo ambito, un progetto completamente nato in casa Todis, unico nel nostro settore: Todis Management. La nostra “università” per imprenditori e loro collaboratori, che propone corsi di formazione manageriale impegnativi, multidisciplinari, con annessi docenti e test di verifica di fine corso. Siamo ormai alla terza edizione e contiamo oltre 400 partecipanti in tre anni. Un grande progetto che guarda al futuro della nostra imprenditoria e che sarà replicato negli anni.
Ti è piaciuto l'articolo?
Iscriviti alla newsletter e non perderti gli altri aggiornamenti.