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Koro accelera in Italia: obiettivo presenza in 1.500 punti vendita in Gdo entro il 2025

Koro accelera in Italia: obiettivo 1.500 punti vendita in Gdo entro il 2025
Andreas Granata, director retail Italy di Koro

Koro accelera in Italia: obiettivo presenza in 1.500 punti vendita in Gdo entro il 2025

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Veronica Fumarola

Alimentazione sana, sostenibilità, plant-based, proteine, superfood. C’è tutto questo nell’offerta di Koro, il brand nato nel 2014 con l'obiettivo di rendere accessibili a tutti prodotti di alta qualità a prezzi equi.

Dopo il successo delle vendite online registrato all’estero e anche in Italia, Koro ora vuole ampliare la sua presenza nella Gdo italiana. E si pone obiettivi ambiziosi, come racconta Andreas Granata, director retail Italy di Koro.

Koro nasce come e-commerce diretto al consumatore: cosa vi ha spinto ad ampliare il raggio d’azione alla Gdo?
La costante crescita sul canale e-commerce negli ultimi anni in Italia ha spinto il nostro management a voler puntare maggiormente sul mercato italiano con la volontà di ampliare la presenza anche nel mondo offline. L’obiettivo è quello di diventare un love-brand omnicanale ampliando le occasioni di contatto con i nostri consumatori. Il punto vendita della Gdo permette anche di provare i nostri prodotti in formati più piccoli e, di conseguenza, di acquistarli a un prezzo inferiore rispetto al nostro canale online.

In quali insegne siete presenti?

Attualmente siamo in circa 850 punti vendita e puntiamo ad arrivare a 1.500 entro la fine dell'anno. Tra le insegne, siamo presenti in Esselunga, diverse cooperative di Conad, DM Italia, Alì, Dimar, Maiora, Italbrix e altre attivazioni sono previste per settembre.

Come si compone l'offerta di Koro per la Gdo italiana?

In questa prima fase di inserimento stiamo puntando principalmente sui top seller nelle categorie di successo del nostro e-commerce. Quindi, una varietà di snack dolci e salati: barrette proteiche, cups di frutta secca, Energy Balls, barrette d’avena, patatine a base di legumi; creme spalmabili, sia 100% mono ingrediente sia “speciali”, come la Crema al Banana Bread realizzata in collaborazione con Cucina Botanica. Poi, proteine in polvere.

A quanto ammonta il giro d’affari generato in questi primi anni di presenza in Gdo?

I numeri di fatturato degli ultimi anni sono stati piuttosto bassi, ma da aprile 2025 stiamo registrando tassi di crescita significativi, oltre il 200%. Per dicembre puntiamo a quintuplicare i risultati raggiunti fino ad ora. Nei prossimi anni, invece, vogliamo continuare a rafforzare la nostra presenza in Gdo con l’obiettivo di triplicare il volume d’affari.

Cosa vi contraddistingue rispetto ai competitor?

Nel nostro mercato di competenza non esiste nessun’altra azienda con una gamma così ampia. Questo permette sia alla distribuzione sia al consumatore di relazionarsi con un unico brand per la maggior parte delle occasioni di consumo. Dall’altro lato, però, questo plus può essere anche un limite nel rappresentare la nostra gamma prodotti come vorremmo per la pluralità di categorie merceologiche presidiate. Un ulteriore punto di differenziazione è quello di offrire prodotti di alta qualità a prezzi equi e accessibili al maggior numero di persone possibili.

State lavorando a nuove referenze?

Visto il recente ingresso in Gdo stiamo rivedendo l’offerta per il canale. C’è sicuramente l’intenzione di entrare in nuove categorie merceologiche. A settembre abbiamo lanciato una partnership molto importante con una sportiva olimpionica di spicco con la quale svilupperemo anche una gamma di prodotti in collaborazione. Il lancio sarà supportato da un piano media molto importante che vedrà Koro protagonista sia sui canali digitali sia in alcune città del nord Italia con una campagna out of home.

Qual è oggi il ruolo dell’e-commerce di Koro?

L’e-commerce resta una colonna portante della nostra strategia. Un canale che ci permette di dialogare direttamente con il consumatore e di conseguenza di conoscerlo meglio. Questo ci aiuta anche a identificare le categorie principali da proporre alla Gdo e agli specialisti del drug che trattano queste categorie merceologiche.

Prossimi obiettivi?

Il nostro desiderio è sicuramente quello di creare un brand conosciuto e amato dai consumatori italiani mantenendo la nostra identità e la nostra pluralità di canale e di raggiungere i cittadini italiani da Nord a Sud. Lato Gdo, vogliamo raggiungere i vari leader di mercato nelle nostre categorie di riferimento ed essere riconosciuti tra gli attori principali, con una presenza in tutte le insegne rilevanti della Penisola. Tutto questo rimanendo fedeli ai valori e ai punti di forza che ci contraddistinguono. Il sogno nel cassetto è quello di raggiungere risultati simili a quelli ottenuti dai colleghi nei paesi di lingua tedesca con fatturati oltre ai 100 milioni di euro. Ma per questo necessitiamo di un lasso di tempo più lungo.

       
       

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