Domori aumenta i ricavi del 12%. Dal Polo del gusto 5 milioni di nuove risorse

Cioccolato amaro per Riccardo Illy. Nel 2024 la società piemontese Domori aumenta il fatturato del 12% a 29,5 milioni ma perde 5,7 milioni di euro. L’azionista di controllo Polo del gusto ha sottoscritto un aumento di capitale di 5 milioni, dopo i 4,9 dell’anno precedente. Inoltre nel corso del 2024 Polo del Gusto ha iniettato 1,5 milioni in conto futuro aumento di capitale e ha rinunciato a 0,7 milioni di interessi.

L’esercizio ha registrato un Ebitda negativo per 1 milione, contro -1,3 milioni del 2023. Il debito netto ammonta a 12,7 milioni. La controllata del cioccolato inglese Prestat è stata svalutata di 3 milioni e nel 2026 dovrà rimborsare un bond di 5 milioni.

L’anno scorso le vendite a marchio Domori (cioccolato premium) hanno registrato un balzo del 10,4% a 13,8 milioni. Gli altri ricavi sono arrivati dalla distribuzione del the Dammann, dalle confetture Agrimontana e dai vini Mastrojanni e champagne Barons de Rothschild

Su il retail

Il comparto retail di Domori ha registrato una crescita del 43% mentre il professionale ha segnato una contrazione del 5%, a causa del passaggio al nuovo distributore. Un terzo del fatturato è stato realizzato all’estero.
Secondo gli amministratori il 2024 è stato un anno positivo, ma impattato negativamente dagli imprevisti sorti nella costruzione del nuovo stabilimento ex Streglio, dal boom dei prezzi del cacao (cresciuti fino a cinque volte in due anni) e dalla carenza di materia prima che ha impedito di soddisfare interamente la domanda. Inoltre, lo scorso dicembre, si è insediato il nuovo ceo Giacomo Biviano, in sostituzione di Janluca de Waijer.   

Il 2025 è iniziato con vendite superiori al budget e nel mese di maggio si è registrato un incremento del 16% rispetto allo stesso periodo del 2024.

Non solo cioccolato

Domori fa parte del gruppo Polo del gusto che comprende anche Dammann Frères (the), Pintaudi (biscotti), una quota di Agrimontana (confetture), Achillea (succhi di frutta), Prestat e Rococò Chocolates (praline) e la rete dei negozi Incantalia.

Qualche giorno fa, Cherry Bank ha perfezionato un'operazione di finanziamento del Polo del gusto:  un mutuo Sace Growth da 7 milioni con una durata complessiva di 6 anni. 

Un anno fa, la società Irca, big internazionale nella produzione di cioccolato, creme e pistacchi, ha acquisito Domori Professional, ottenendo i diritti esclusivi per l’utilizzo del brand Domori nel canale B2B. La distribuzione è operativa dallo scorso gennaio.   

Divorzio in famiglia
Nel 2023 le assemblee straordinarie dei soci Illy hanno deliberato la scissione della holding del caffè da quella dei prodotti dolciari/the/cioccolato. A Riccardo Illy è passato il 95% del Polo del gusto tramite la holding Exgi, il 2,5% è in portafoglio al Gruppo Illy e il restante 2,5% alla holding Ponti.
Successivamente, in Dammann è entrato con il 24,2% il fondo Idia Capital (Ambition Agri Agro Investissement) e con lo 0,80% Val de France Expansion, entrambe società del Crédit Agricole. Il Polo del Gusto oggi controlla Dammann al 71,13%; il resto è in portafoglio a due manager.

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