Crédit Agricole diventa socio di Illy nel tè Dammann. Polo del gusto, via il ceo
Crédit Agricole diventa socio di Illy nel tè Dammann. Polo del gusto, via il ceo
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di Emanuele
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Dopo oltre tre anni di ricerca, il Polo del gusto Illy ha trovato il partner finanziario giusto per una delle sue controllate.
Il fondo d’investimento Idia Capital
Investissement, della galassia Crédit Agricole, è entrato, tramite un aumento
di capitale, nella compagine sociale della società francese Dammann Frères,
produttore di tè di alta gamma in Francia e big player a livello internazionale.
Non è stato comunicato il valore del deal né quale quota è stata ceduta, ma il
fondo specializzato francese Ambition Agri Agro Investissement effettua
investimenti mirati che variano da 5 a 45 milioni di euro, con un periodo di
accompagnamento da 5 a 10 anni.
Grazie alle nuove risorse, Dammann potrà realizzare investimenti non più
rinviabili e trasferire la sede centrale e la produzione in un nuovo
stabilimento la cui costruzione è in agenda dal 2024.
In maggio, il Polo del gusto ha perso, dopo 5 anni, l'amministratore delegato Andrea Macchione per motivi imprecisati. La carica è stata assunta temporaneamente dal presidente Riccardo Illy. L'imprenditore conta di provvedere alla sostituzione entro settembre.
Risorse per crescere
Nel 2022 Dammann ha realizzato un fatturato di 40 milioni di euro, distribuisce i suoi prodotti via e-commerce, con 9 negozi di proprietà, 19 franchising e 228 punti vendita in Francia e all'estero. Il gruppo italiano Illy, che detiene la maggioranza di Dammann tramite la sub-holding Polo del gusto, ha bisogno di risorse fresche per sostenere lo sviluppo delle sue controllate, inoltre recentemente la famiglia Illy ha dovuto trovare le risorse (in parte asset) per acquisire dal socio recedente Francesco Illy il 20% della holding Gruppo Illy.
Dopo il deal
col fondo di Crédit Agricole, Riccardo Illy ha dichiarato che “questa
collaborazione si inserisce in una relazione duratura con un partner
finanziario che possiede una solida esperienza nel settore agroalimentare e
agroindustriale e una visione a lungo termine”.
Cambio di rotta
Nel 2020 il
progetto di Illy (in accordo con Mediobanca) era quello di trovare un partner
finanziario a cui cedere una quota del 20-40% del Polo del gusto,
valutata globalmente 150 milioni (25 volte l’Ebitda). E successivamente
procedere alla quotazione delle varie società controllate: il té di Dammann, il
cioccolato Domori e quello inglese di Prestat e le conserve di Agrimontana. Le manifestazioni d’interesse sono state
numerose, tuttavia “l’operazione rimane complessa - disse Illy oltre un anno fa
-. Tanti investitori, di primo acchito, si mostrano entusiasti, ma quando capiscono
che siamo un’azienda dove si producono tante cose – cioccolato, the, biscotti e
conserve – frenano”.
Al punto di fermarsi. Infatti Illy decise di cercare soci finanziari solo per business ben definiti e aziende performanti: lo scorso novembre la partita era ristretta a Dammann e Domori. Lo scorso autunno, dopo l’uscita di Francesco, la famiglia Illy ha stretto il cerchio su Crédit Agricole. Per Domori si vedrà.
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