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I 60 anni di Selex. Nel 2024 Mdd a 2,1 miliardi

I 60 anni di Selex. Nel 2024 Mdd a 2,1 miliardi

I 60 anni di Selex. Nel 2024 Mdd a 2,1 miliardi

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Emanuele Scarci

Sessant’anni e non sentirli. Il futuro prossimo di Selex è legato alle sfide demografica e tecnologica, ma la centrale rimane profondamente connessa ai negozi fisici. E, in particolare, a un modello d’impresa flessibile su base regionale.


Selex stima di chiudere il 2024 con 21,1 miliardi di euro di ricavi e una crescita del 4,5%. Sono in corso, da parte delle 18 imprese aderenti alla centrale, investimenti per 540 milioni, con 65 nuove aperture e 94 ristrutturazioni.  Selex è uno dei Big 3 della Mdd, con, a fine anno, 2,1 miliardi di ricavi (contro i 6 di Conad e i quasi 5 di Coop) e una quota del 20% delle categorie trattate. La catena commerciale è leader con una quota di mercato del 15,4% (NielsenIQ iper + super + superettes + discount). 

Ieri Selex ha festeggiato, in un evento a Milano, i primi 60 anni di attività. Nata nel 1964 come Unione volontaria, oggi conta su una rete commerciale di 3.328 punti di vendita. Le insegne con diffusione nazionale che fanno capo al gruppo sono “Famila”, “A&O” e “C+C”, cui si affiancano vari brand regionali. Selex è socio della centrale d’acquisto Esd Italia, a sua volta partner della centrale europea Emd.

La ricetta 

Un bilancio lusinghiero ha commentato il presidente (da 6 anni) Alessandro Revello: “Il segreto del successo di Selex è il rapporto tra i soci. Festeggeremo il centenario”. Quali le sfide alle viste? “Interpretare il calo demografico, cavalcare le tecnologie, perché chi le coglie otterrà un vantaggio competitivo, e cooptare il personale giusto sia nelle funzioni strategiche che negli altri ruoli. Per questo siamo in contatto sia con le scuole professionali che con le università”.

Riccardo Francioni, dg di Selex per oltre 30 anni e artefice della creazione della centrale Esd Italia, ha detto che “nella distribuzione il futuro è delle imprese regionali. I distributori francesi, con il loro modello, hanno provato a conquistare il nostro mercato, ma hanno perso una montagna di milioni”.

Tutto vicinato e format

Per il dg Maniele Tasca il successo di Selex si spiega in modo semplice: “Non abbiamo ricette ma abbiamo interpretato bene il mercato malgrado la pandemia. E siamo cresciuti ogni anno più della media di mercato, puntando in particolare sul nostro format di riferimento: 2.500/3.000 mq. La vicinanza al territorio è un elemento distintivo”.
Come consolidare la leadership? “Abbiamo ancora margini di miglioramento nella logistica e cresceremo ancora nel canale digitale anche se siamo più bravi a gestire i negozi fisici. Inoltre, la nostra Mdd si è molto sviluppata ma i clienti chiedono di più”.  Secondo Tasca, le prospettive del settore non sono brillanti: "Bisogna fare i conti con la demografia e i problemi connessi al reclutamento del personale".  E i rapporti con l'industria di marca? "Si cercano nuovi equilibri. Alcuni partner si sono mossi dall'alta qualità ai volumi, ma noi dobbiamo interpretare la domanda dei consumatori". 

Infine, in una dichiarazione del dg a un quotidiano, Tasca ha detto che nei primi 9 mesi del'anno, a fronte di una crescita delle vendite del 2% del mercato, Selex ha realizzato +5,9%, "grazie alle ristrutturazioni e alle nuove aperture". 

 

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