Gruppo Granarolo – oltre 2.400 dipendenti e più di 1 miliardo di fatturato - entra nel mondo dell’aceto con l’acquisto del 66% di Fattorie Giacobazzi, specializzata nei balsamici, con 400 referenze – compresi vegani, biologici, Kosher e Halal - e una produzione annua pari a 6 milioni di bottiglie.

La società, fondata nel 1988 e appartenente alla famiglia Giacobazzi di Nonantola (Modena), che manterrà il restante 34% della proprietà, è il quinto player nel mercato italiano dell’aceto balsamico di Modena Igp e nei segmenti come glasse, condimenti e aceti speciali.

Ha registrato ricavi 2015 superiori a 15 milioni di euro, di cui il 90% derivante dall’export, in particolare diretto verso la Gran Bretagna (la cui distribuzione è demandata a Giacobazzi UK, gli Stati Uniti (tramite Giacobazzi US) e Nord Europa.

“La partnership con Fattorie Giacobazzi - spiega Gianpiero Calzolari, presidente di Granarolo - si inserisce nel piano di diversificazione promosso dal gruppo e volto a costruire una piattaforma distributiva di riferimento a livello internazionale di prodotti italiani di eccellenza “.

"Questa è la dodicesima operazione tesa a costruire un nuovo modo di fare impresa: il gruppo lavora fianco a fianco con grandi imprenditori italiani, spesso famiglie, come in questo caso, per portare la ricchezza della biodiversità del Made in Italy di qualità in giro per il mondo”.

Granarolo punta a una crescita del business del balsamico oltre confine nei moltissimi Paesi in cui opera, che coprono ormai tutti i 5 Continenti. La diversificazione consentirà ulteriormente a Granarolo di proporsi all’estero con un paniere di prodotti made in Italy che comprende formaggi duri, in particolare Dop, mozzarella, pasta, prosciutto di Parma Dop e, da oggi, anche aceto balsamico di Modena Igp.

La crescita per acquisizioni è una costante della strategia della multinazionale italiana, sia sul mercato interno, sia all’estero. A fine giugno il gruppo si è aggiudicato il 50% di Matric Italgross, società svedese di distribuzione di marchi italiani leader di categoria - e il 60% di Comarsa, specialista della distribuzione di prodotti food made in Italy in Svizzera, quarto mercato per export di prodotti italiani caseari in Europa.

In questa occasione Calzolari, aveva commentato: “Da inizio anno Granarolo ha finalizzato tre nuove acquisizioni che rientrano nel piano di diversificazione dell’offerta dei prodotti (qui si inserisce l’ingresso di Con.Bio, specializzata in gastronomia vegetale) e diversificazione dei mercati funzionali al raggiungimento del piano strategico 2016-2019, che dovrebbe portare il Gruppo a un fatturato di oltre 1.500 milioni di euro in 3 anni”.