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Conserve Italia: un record nelle liquidazioni ai soci e 86 milioni di investimenti

Conserve Italia: un record nelle liquidazioni ai soci e 86 milioni di investimenti
Da sinistra: Maurizio Gardini e Pier Paolo Rossetti

Conserve Italia: un record nelle liquidazioni ai soci e 86 milioni di investimenti

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Luca Salomone

Conserve Italia, nonostante un esercizio improntato alla flessione dei maggiori indicatori finanziari, ha liquidato ai soci ben 106 milioni di euro.

Quest’ultimo dato riflette un andamento molto positivo e costante negli ultimi 5 anni.

La variazione cumulata è di +60 punti, mentre l’ammontare dell’esercizio, costituisce un importo mai raggiunto in precedenza.

Un esercizio in chiaroscuro

L’Assemblea dei soci ha approvato il bilancio 2024-25, chiuso al 30 giugno di quest’anno. E, nel 2026, è prevista la conclusione di un piano di investimenti di 86 milioni di euro, annunciato a ottobre 2025.

Il consolidato – che assomma la capogruppo, Conserve Italia società cooperativa agricola, e le otto controllate - ha registrato un fatturato di 1,15 miliardi di euro (in leggera contrazione rispetto all’esercizio precedente), con un utile di 6,5 milioni di euro (era di 12,3 milioni nel 2023-24).

La posizione finanziaria netta si è attestata a 115 milioni di euro (150 milioni il dato antecedete), l’Ebitda a 76 milioni (8,5%), in flessione di 10 milioni, mentre il patrimonio ha toccato 306 milioni.

«L’esercizio 2024-25 è stato caratterizzato da un contesto macroeconomico internazionale fortemente instabile e da un trend deflattivo sui prezzi, verificatosi dopo una lunga fase di inflazione, uniti a un calo dei consumi in alcune categorie di prodotto – spiega il direttore generale, Pier Paolo Rosetti –. La nostra politica commerciale sia nel mercato interno, sia nei mercati internazionali, ha mirato a salvaguardare il più possibile i livelli di marginalità aziendale a beneficio della filiera agricola, anche a costo di sacrificare volumi di vendita, in parte compromessi dalle difficili campagne 2024 che hanno ridotto la disponibilità di prodotto, soprattutto per il pomodoro».

«Abbiamo continuato a puntare sull’innovazione – continua Rossetti - con la forza dei nostri marchi, a partire da Yoga, con le nuove gamme di succhi di frutta, sostenute anche da una robusta campagna pubblicitaria. Il pomodoro Cirio ha beneficiato di un ampliamento della linea dei sughi con il datterino, mentre Valfrutta si è estesa nel segmento dei piatti pronti vegetali».

Nei dodici mesi dell’anno terminante a giugno i soci produttori – 35 cooperative agricole e oltre 14mila produttori nazionali - hanno conferito il 95% delle 549.542 tonnellate di materia prima trasformata: pomodoro, frutta e orticole da industria.

«La cifra record delle liquidazioni testimonia l’impegno concreto di Conserve Italia nella valorizzazione della propria filiera agricola, alla quale non abbiamo mai fatto mancare il nostro sostegno, soprattutto nei momenti di maggiore difficoltà», spiega il presidente Maurizio Gardini.

Dove porta il piano industriale

Durante l’assemblea, svoltasi venerdì 31 ottobre nell’auditorium aziendale di San Lazzaro di Savena (BO), lo stesso Gardini ha illustrato gli interventi realizzati nell’ambito del piano industriale (86 milioni, come detto), che andrà a concludersi il prossimo anno: «Le innovazioni che stiamo portando a termine in tutti i nostri stabilimenti e nella sede ci consegneranno un’azienda sempre più all’avanguardia in termini di qualità delle produzioni, efficienza e tracciabilità dei processi, sostenibilità ambientale, digitalizzazione e miglioramento delle condizioni di lavoro. Abbiamo cambiato il volto di Conserve Italia, tenendo ben salde le radici nella terra dei nostri produttori».

Conserve Italia lavora circa 600mila tonnellate di frutta, pomodoro e vegetali in 12 stabilimenti produttivi: 9 nella nostra Penisola, 2 in Francia e uno in Spagna. I ricavi generati oltre confine rappresentano oltre il 50% del fatturato complessivo.

Fra Italia ed estero la major bolognese impiega circa 3mila persone - addetti fissi, più lavoratori stagionali - e detiene marchi storici: Cirio, Valfrutta, Yoga, Derby Blue, Jolly Colombani...

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