Con un posticipo dovuto allo shutdown americano, si è concretizzata, rispettando il nuovo calendario, la separazione di The Magnum Ice Cream Company (Tmicc).
La casa madre, Unilever, ha reso noto che le negoziazioni su Euronext Amsterdam, alla Borsa di Londra e alla Borsa di New York è avvenuta ieri, 8 dicembre.
La triplice quotazione, sulle medesime borse della multinazionale anglo-olandese, segue la pubblicazione della dichiarazione di registrazione, avvenuta il 4 novembre, e del prospetto illustrativo, disponibile dal 3 dicembre.
Al momento dell'ammissione il capitale sociale ordinario emesso e in circolazione di Tmicc è di 612 milioni e 259.739 azioni ordinarie, con un valore nominale di 3,50 euro per titolo e con il diritto di un voto per azione.
Il gran totale nominale del flottante è, quindi, di poco inferiore a 2 miliardi e 143 milioni di euro.
The Magnum Ice Cream company ha fatturato, nel 2024, 7,9 miliardi, mentre il margine Ebitda rettificato ha raggiunto 1,3 miliardi di euro. La capitalizzazione di borsa si situa a 7,8 miliardi, leggermente sotto le stime di alcuni analisti, ma comunque corrispondente in modo quasi perfetto ai ricavi.
Gruppo Unilever (60,8 miliardi di giro d’affari lo scorso anno e 190 Paesi presidiati) conserverà una quota inferiore al 20% in una società che è, di gran lunga, il maggiore produttore mondiale di gelati.
Ha detto Peter ter Kulve, ceo di Tmicc: "Siamo diventati leader globali nel settore dei gelati come parte della famiglia Unilever. Ora, come società quotata in borsa, saremo più agili, più concentrati e più ambiziosi che mai. Abbiamo una strategia chiara per garantire la crescita, migliorare la produttività e reinvestire in azienda. Con i nostri marchi iconici, capacità di livello mondiale, uno staff di professionisti e la fiducia di milioni di consumatori, puntiamo a guidare la rivoluzione degli snack surgelati, dando vita a nuove occasioni di consumo e rinnovando continuamente la nostra offerta".

I power brand di Tmicc sono Magnum, Ben & Jerry’s, Wall’s e Cornetto
Secondo i dati Statista le vendite mondiali di gelati toccheranno, nel 2025, un valore di 109,24 miliardi di dollari (93,74 miliardi di euro), con un tasso di crescita medio annuo al 2030 di 5,54 punti percentuali.
Il Paese leader per consumi, con 23 miliardi di Usd, è la Cina, mentre la spesa pro capite, quest’anno sarà di 13,39 dollari (11 euro e 50 centesimi) con un dato in volume di 2,8 chilogrammi a testa.
Dal lato delle quantità la crescita di mercato attesa, fra il 2025 e il 2026, sarà di 2,5 punti.
Il consumo degli italiani, secondo le fonti correnti, è perfettamente allineato con quello mondiale: 2,8 kg per persona, fra prodotto industriale e artigianale.
Altri articoli: