di Luca Salomone

Fnac-Darty, conferma, nel consuntivo finanziario dei primi sei mesi, chiuso il 30 giugno e presentato il 24 luglio, il vivo interesse per Unieuro e, quindi, per il rientro in Italia, e registra un periodo all’insegna della positività. Piccoli scostamenti verso l’alto, ma comunque apprezzabili, data la lunga crisi del mercato dell’elettronica.

I principali indicatori

Il fatturato registra 3,4 miliardi di euro, con una crescita dell’1,4% a rete corrente e con un lieve incremento, dello 0,1% a rete costante. Migliori i dati del secondo trimestre, aprile-giugno, che, fanno segnare, rispettivamente, un +2,1 e un +0,8 per cento.

Nel semestre il margine lordo si attesta al 31 per cento del fatturato, con un aumento di 10 punti base. L’Ebitda passa da 143 a 146 milioni di euro.

Il reddito operativo corrente, sebbene in negativo, si mantiene stabile, con un leggero arretramento da -35 a -36 milioni di euro.

Enrique Martinez, direttore generale, ha spiegato che, «in un contesto economico e geopolitico che resta incerto, l’azienda è protesa al conseguimento dei propri obiettivi, confermati da un primo semestre in cui i conti hanno mostrato capacità di resistenza, anzi di incremento».

Pc: al via la domanda di sostituzione

Sempre da gennaio a giugno si è osservata un crescita delle vendite nel canale fisico, mentre l’online si è dimostrato costante, rispetto all’esercizio 2023, con una quota del 21 per cento delle vendite in valore.

Per merceologia e considerando tutte le maggiori economie coperte – Francia, Svizzera, Benelux, Penisola Iberica – svettano i televisori, grazie agli Europei di calcio, mentre si attendono ulteriori spunti favorevoli dalle Olimpiadi di Parigi.

Buono anche il trend della telefonia, che riprende quota con l’integrazione, nei nuovi modelli, dell’intelligenza artificiale.

Solido l’andamento del reparto libri e dell’informatica, la quale si trova all’inizio di un ciclo di sostituzione, dopo la scorpacciata della stagione pandemica, ciclo che tenderà ad accentuarsi nel secondo semestre.

Da ricordare, infine, che la multinazionale francese vuol dire attualmente, a livello internazionale, circa 1.010 punti vendita, compresa la presenza in alcuni Paesi africani – Tunisia, Costa d’Avorio, Camerun, Congo –, in Qatar e in Arabia Saudita.

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