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Bonduelle vende le insalate in Francia e Germania

Bonduelle vende le insalate in Francia e Germania

Bonduelle vende le insalate in Francia e Germania

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Luca Salomone

Gruppo Bonduelle si prepara a cedere la verdura di quarta gamma in Patria e in terra tedesca e questo a causa di un calo della domanda strutturale e in atto, su questi due mercati, da una decina d’anni, dunque ben prima del periodo Covid che, in molte altre nazioni, ha rappresentato uno spartiacque fra crescita e declino del settore.

Alla base della grave flessione ci sono, come aggravanti più generali e comuni a tutte le geografie, il contesto inflazionistico e la sempre maggiore concorrenza delle private label, che hanno invaso anche questo business, raggiungendo una quota, che almeno nella nostra Italia, viaggia poco sotto il 70 per cento.

Negoziati con Les Crudettes e Taylor farms

Nell’Esagono è prevista, la ristrutturazione della sede di Bonduelle frais France, la riduzione degli effettivi della controllata e la chiusura dell’insediamento produttivo di Saint-Mihiel, nel dipartimento orientale della Mosa.

Sempre sul suolo francese sono già in corso negoziati esclusivi con il produttore di insalate pronte e altre verdure tagliate e lavate Les Crudettes (gruppo Laiterie de Saint-Denis de l'Hotel), azienda che vanta un giro d’affari ben superiore ai 100 milioni di euro.

In Germania Bonduelle ha invece aperto un dialogo con Taylor farms di Salinas (California), uno dei più grandi produttori americani di alimenti vegetali freschi. Fondato dall’imprenditore Bruce Taylor nel 1995, il gruppo ha oggi 20 mila dipendenti lungo tutta la propria filiera, dagli uffici ai campi, opera anche in Canada e ha vendite pari a 2 miliardi di dollari.

Gruppo Bonduelle - attivo in Europa, Asia, America – dal canto suo ha archiviato l’ultimo esercizio, terminante al 30 giugno 2024, con ricavi consolidati di oltre 2 miliardi e 371 mila euro, in crescita, a pari perimetro, del 2,7 per cento e in calo dell’1,4, considerando le distorsioni valutarie.

Italia e America al sicuro

Secondo la stessa Bonduelle le cessioni avranno, fra gli scopi principali, la difesa dei livelli di occupazione, in Francia e nel resto d’Europa, a parte l’Italia e il Nordamerica, non coinvolte nel progetto in quanto caratterizzate da dinamiche di mercato molto differenti, le quali consentiranno di proseguire le attività nelle insalate e negli altri freschi.

Nel nostro Paese, infatti, i consumi sono tornati alla normalità. Unione italiana food spiega che le verdure pronte, in base ai dati Circana, hanno chiuso il 2023, con vendite stabili dal lato dei valori e pari a 1,054 miliardi di euro (+0,2% sul 2022) anche se, in volume, hanno ceduto 4 punti percentuali.

Tornando al piano di cessione bisogna dire che, fatto salvo il parere preventivo delle competenti autorità antitrust, i negoziati fra Bonduelle e i due aspiranti continueranno nelle prossime settimane, in parallelo agli incontri con i delegati dei lavoratori.

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