L Catteron prende il controllo di Value retail (Fidenza village)
L Catteron prende il controllo di Value retail (Fidenza village)
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Ennesima operazione per il fondo L Catterton (gruppo Lvmh) che rileva, come riporta Bloomberg, il 42% di Value retail, per un valore di impresa equivalente a 1,7 miliardi di euro.
A cedere il controllo di una delle regine degli outlet è il gruppo britannico Hammerson (134,3 milioni di sterline di ricavi), a sua volta protagonista del retail real estate e operativo, oltre che nel Regno Unito, in Irlanda e Francia.
Value retail dispone di un portafoglio di 12 ‘village’, i quali fanno leva sulla relativa vicinanza con alcune delle maggiori città mondiali: Londra, Dublino, New York, Shangai, Barcellona, Madrid, Parigi, Monaco di Baviera, Francoforte, Bruxelles…
Da Parma a Londra
In Italia la società inglese è attiva con l’outlet di Fidenza, nel parmense: 117 negozi, 21 mila mq di superficie lorda affittabile e un bacino di attrazione che comprende anche Milano.
Ma la vera perla della collezione è il Bicester village - nome utilizzato da Value retail anche come marchio ombrello - collocato nell’omonima cittadina, a poco più di 100 chilometri da Londra.
Il centro è regolarmente piazzato nella top 3 delle classifiche di canale, grazie ai suoi 150 punti vendita e a una superfice Gla di 28 mila metri quadrati. Si dice che sia il secondo luogo più frequentato dai turisti inglesi e stranieri, subito dopo Buckingham Palace.
Un’ipotesi contorta?
In questa vicenda che è, in parte, al condizionale, a prescindere dalla concretezza della transazione, si ipotizza che L Catterton, ma anche Lvmh, aspirino ad avere un controllo più saldo su alcuni asset in portafoglio, come Kiko Milano, acquisita al 70 per cento nell’aprile 2024.
La teoria, un po’ contorta, è però verosimile, dal momento che Catterton è specializzato nei beni di lusso, o nei consumi di fascia alta e media.
Fra l’altro ha investito in Etro, nella quale ha rafforzato la propria quota di controllo, in Birkenstock e nel marchio danese di moda Ganni.
C’è poi, fra gli asset, la statunitense Just food for dogs (che sviluppa negozi specializzati in piatti freschi per animali), mentre in vista è un deal con Mattel, dove però, il private equity si trova a fronteggiare Hasbro.
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