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Carrefour si prepara a entrare in Serbia e ad abbandonare la Romania

Carrefour si prepara a entrare in Serbia e ad abbandonare la Romania
Carrefour Market Petroșani (Romania). Crediti: di GD137NB, via Wikimedia Commons

Carrefour si prepara a entrare in Serbia e ad abbandonare la Romania

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Luca Salomone

Prosegue il risiko di Carrefour. Il Gruppo sta pensando al potenziamento in Serbia. Parallelamente, sta progettando l’uscita dalla Romania, dove, però, nel 2023 aveva realizzato un'acquisizione.

Nella prima nazione il colosso francese ha creato, fin dallo scorso anno, una sede, tramite il proprio alleato e franchisor greco, Retail and more, prospettando anche la possibilità di rilevare distributori locali.

Incontro con il governo

Ora il piano sembra entrare nel vivo. Infatti (come riportano il giornale Serbian Monitor e il portale ekapija.com) Jagoda Lazarevic, Ministra del Commercio Interno ed Estero, ha incontrato gli esponenti del Gruppo d’Oltralpe.

«Il dialogo – ha detto Lazarevic - si è tenuto su iniziativa dello stesso Carrefour. L’obiettivo dell’azienda è di creare un mercato regolato secondo le norme dell’Unione europea, in un clima di sana concorrenza con le catene già presenti. L’arrivo di operatori come Carrefour contribuirebbe certamente a rafforzare la competizione distributiva, ad ampliare la scelta per i consumatori e a garantire prodotti di qualità a prezzi interessanti.

«Abbiamo discusso – ha proseguito - dei piani concreti. L’intenzione dei francesi è di entrare direttamente nel mercato, senza intermediari, facendo della Serbia un hub centrale e coinvolgendo un gran numero delle nostre aziende, in veste di fornitrici.

«Tuttavia - ha concluso - il modello di business non esclude la ricerca di affiliati locali. Abbiamo concordato che i colloqui proseguiranno fino alla fine del 2025, quando i rappresentanti del top management arriveranno nel nostro Paese».

Comunque, il mercato non è certo vergine. Solo per citare, un po' alla rinfusa, in Serbia è già attivo Lidl, che, a fine 2024, sviluppava circa 80 punti vendita. C’è poi la slovena Mercator, operativa in tutta l’area balcanica, con una rete complessiva di quasi 1.600 supermercati. E’ c’è anche Maxi, di proprietà del colosso belga-olandese Ahold-Delhaize. Da non dimenticare, infine, l'imminente arrivo di Eurospin.

Il livello di affollamento, però, non è certo paragonabile a quello dell’Italia, dove, inutile ricordarlo, Carrefour ha ceduto le attività a NewPrinces, con un’operazione che deve ancora passare all’esame dell’Agcm e della Commissione europea. Un procedimento che dovrebbe essere agevole, visto che la parte compratrice non deteneva, in precedenza, alcun interesse nel comparto retail.

Bnp Paribas è già al lavoro?

Romania: qui il Gruppo che, nel 2023 ha rilevato, da Louis Delhaize, 18 insediamenti targati Cora (10 iper e 8 super), i quali si sono sommati a circa 400 punti vendita già in essere (fra ipermercati, supermercati e discount), avrebbe conferito a Bnp Paribas il compito di advisor per la ricerca di compratori.

La notizia, data in prima battuta dal giornale francese L’Informé, non è stata al momento confermata.

Carrefour Romania, nei primi 9 mesi del 2025, ha fatto segnare un fatturato di oltre 2 miliardi di euro (773 nel terzo quarter), con una crescita di quasi due punti percentuali. Un risultato soddisfacente, visto che la nazione conta poco più di 19 milioni di abitanti, rispetto ai 59 milioni del nostro Paese, dove il marchio ha realizzato, nel 2024, una cifra pari a 4,18 miliardi.

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CARREROUR ROMANIA SERBIA 1

       
       

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