Si rinnova l’appuntamento con Caseifici Aperti promosso dal Consorzio del Parmigiano Reggiano che due volte all’anno offre la possibilità di partecipare e immergersi nella produzione della Dop.
Caseifici Aperti torna dopo i riscontri positivi ottenuti per l’edizione primaverile dello scorso 12-13 aprile, quando rispetto a quella del 2024 è stato raggiunto un +50% di visite durante i due giorni.
L’iniziativa coinvolge ben 45 caseifici in tutte le province della zona di origine, di cui 18 a Parma, 12 a Reggio Emilia, nove a Modena, cinque a Mantova (alla destra del Po come da disciplinare) e uno a Bologna (alla sinistra del Reno).
Sono diverse le opportunità: collegandosi al sito di Caseifici Aperti è possibile prenotarle, a partire dalla visita durante la produzione alla sempre ambita apertura della forma, passando dalle degustazioni ai pranzi fino ad attività per bambini.
Un vero e proprio viaggio nel tempo dove si potranno visitare anche le ‘cattedrali di formaggio’ dei magazzini di stagionatura alla scoperta del metodo di lavorazione artigianale della Dop, rimasto invariato da quasi mille anni: tre ingredienti (latte, sale e caglio) e una produzione del tutto naturale, senza l’uso di additivi o conservanti.
Per partecipare a Caseifici Aperti è sufficiente collegarsi al sito consultando l’elenco in base alla provincia e alle attività proposte. Naturalmente al termine di ogni visita sarà possibile acquistare direttamente il Parmigiano Reggiano, oppure riceverlo a casa attraverso l’e-commerce di ciascun caseificio o il portale shop.parmigianoreggiano.com.
I numeri supportano il legame diretto con i turisti: secondo un sondaggio promosso dal Consorzio, ben l’85% dei partecipanti alle scorse edizioni ha acquistato Parmigiano Reggiano presso lo spaccio.
Oltre ai due appuntamenti, i caseifici del comprensorio sono visitabili tutto l’anno tramite prenotazione con un interesse crescente: gli accessi totali nel 2024 sono stati oltre 180.000, in aumento del 5,9% sul 2023.
Iniziative che rispecchiano un turismo enogastronomico sempre più esteso (valore 40,1 miliardi di euro in Italia secondo il rapporto di Aite e Visit Emilia) dove gli stranieri hanno un ruolo importante anche per il Parmigiano Reggiano: nel 2024 le visite ai caseifici hanno coinvolto circa il 50% di curiosi dall’estero, soprattutto da Usa, Germania, Francia e Regno Unito.
“Dopo il successo delle due edizioni 2024 e l’ottimo riscontro del primo appuntamento primaverile siamo orgogliosi di rilanciare Caseifici Aperti – ha dichiarato Nicola Bertinelli, presidente del Consorzio del Parmigiano Reggiano –. Aprire le porte significa mostrare la filiera, i casari, le sale di stagionatura e la storia di ogni forma. Far toccare con mano l’artigianalità della produzione è il modo più efficace per creare ambasciatori del marchio. I visitatori diventano clienti, prenotano visite future, scelgono ristoranti locali e portano turismo fuori stagione, amplificando il messaggio attraverso contenuti user-generated. Per questo Caseifici Aperti è al centro della nostra strategia esperienziale, trasformando il marchio Parmigiano Reggiano in un vero e proprio love brand”.