Il primo quotidiano sulla GDO
Aggiornato al 07 Dicembre 2023 - ore 17:30
Quasi 6 milioni di ettolitri di vino confezionato, pari a 1,3 miliardi di euro di fatturato. E questo considerando solo il canale iper + super + libero servizio. Se ci aggiungiamo anche i discount
Le famiglie composte da un singolo individuo spendono mediamente 299 euro al mese per acquistare il cibo: il 60% in più rispetto ai 187 euro destinati da ogni persona di una famiglia italiana “tipo” formata da 2,5 componenti.
L’aumento delle spese incomprimibili e la riduzione del potere d’acquisto sono le cause principali del calo della fiducia da parte dei consumatori e della fase di stagnazione delle vendite.
Secondo un’indagine condotta da Nielsen aumenta il numero dei consumatori che utilizzano la rete per gli acquisti, comprando soprattutto libri, abbigliamento e scarpe tramite Visa.
Un mercato maturo e in leggera crescita quello dell’editoria, che individua la gdo come uno dei canali preferiti dai consumatori per l’acquisto di libri e cd-rom.
Calo record negli acquisti da parte delle famiglie italiane: il pane registra una riduzione del 7% e la pasta del 3,9%.
Un’analisi della Coldiretti sottolinea che la tavola assorbe 1/5 della spesa familiare mensile e arriva a toccare i 467 euro.
Accorto negli acquisti e soddisfatto dei servizi offerti dalla gdo. Questo è, in sintesi, il ritratto dell’attuale consumatore italiano, che si prepara a vivere il 2008 con un po’ di preoccupazione.
Il 77% degli italiani preferisce acquistare i prodotti alimentari presso i punti vendita della grande distribuzione, che grazie ai primi prezzi e alle private label risponde pienamente alle richieste del nuovo consumatore.
All’estero le vendite dello spumante italiano aumentano di 24 punti percentuali. Il prosecco si conferma il più esportato. Germania e Stati Uniti sono i principali paesi acquirenti.
Il rallentamento dell’economia spinge le famiglie italiane a diminuire del 2,8% la spesa per generi alimentari e regali in occasione del Natale 2007.
Gli stranieri che vivono nel nostro Paese sono morigerati, attratti dai prodotti non food e per la spesa scelgono sia le grandi superfici specializzate che i supermercati.
Per l’anno in corso si prevede una crescita dei consumi degli alimenti sottozero, apprezzati da target differenti e sempre più adatti a rispondere alle esigenze del consumatore moderno.
Nel primo semestre del 2007 iper e super hanno registrato significativi incrementi delle vendite di alimenti bio. I maggiori livelli di spesa hanno interessato gli ortofrutticoli freschi e i prodotti lattiero-caseari.