Quella della surgelazione è giudicata dai consumatori italiani una tecnica di conservazione tra le migliori perchè in tempi molto brevi è in grado di mettere a disposizione alimenti di qualità garantita.

Da gennaio a ottobre 2008 è stato calcolato che nel nostro Paese sono stati vendute complessivamente 526.850 tonnellate di surgelati, con un aumento dell’1,7% rispetto ai primi dieci mesi dell’anno precedente. Si tratta di numeri importanti ma che mantengono ancora basso il livello di consumo pro-capite (circa 14 kg) di surgelati in Italia, che nella classifica europea si posiziona all’ultimo posto.

L’apprezzamento dei surgelati si rispecchia nel loro crescente utilizzo da parte della ristorazione e dei trend positivi registrati dalla distribuzione. Si tratta di un apprezzamento comprovato anche  dall’incontro dal titolo Fresco, forse freddo, anzi surgelato: alla caccia di un consumatore sempre più tiepido, che si è tenuto recentemente durante l’ultima edizione della Mostra internazionale dell’alimentazione di Rimini Fiera.

Il convegno è ruotato intorno a una ricerca del professor Daniele Tirelli, docente dell’università di Scienze gastronomiche di Pollenza e presidente di Popai, che ha rilevato come il 90% del campione giudichi i surgelati in maniera positiva e migliorati rispetto al passato. Inoltre, mentre il 22% degli intervistati si è dimostrato ancora diffidente in merito alle loro valenze e peculiarità, è salita a 36 la percentuale di intenditori, ossia di coloro che pensano di saper distinguere il prodotto fresco da quello surgelato.

Ma quali sono le motivazioni che spingono i consumatori a inserire nel carrello della spesa il frozen food? Al primo posto troviamo la volontà di avere prodotti pronti all’uso (63%), seguita dalla durata di conservazione (58%) e dal consumo fuori stagione (24%).

Il fatto che debbano essere solo cucinati e scaldati (20%), il costo moderato e il tempo risparmiato (14%) e l’assenza di conservanti (9%) sono altri motivi che spingono i consumatori all’acquisto di questa tipologia di prodotti.

La categoria delle verdure-minestroni-zuppe (20,9%) è la preferita dagli italiani, davanti a 4 Salti in padella (16,5%) che, pur essendo una marca, viene associato a una tipologia specifica di prodotti. Al terzo posto si posizionano i classici bastoncini di pesce (11,6%).

Dalla ricerca è emerso anche che chi acquista ha una bassa capacità di collegare il prodotto surgelato alla marca. Addirittura la prima marca evidenziata è una nota produttrice di gelati e precede l’azienda leader di mercato. Tutto ciò sta a significare che le aziende hanno grandi margini di lavoro per cogliere un giudizio positivo e affermarsi nel comparto.