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Schneider Electric e Lavazza insieme per un’industria più efficiente

Schneider Electric e Lavazza insieme per un’industria più efficiente
Linea di produzione caffè di Lavazza

Schneider Electric e Lavazza insieme per un’industria più efficiente

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Redazione

La collaborazione tra Schneider Electric e Lavazza nello stabilimento produttivo di Settimo Torinese (To), nata già alla fine degli anni 90, ha raggiunto nel corso del 2024 un importante traguardo: il completamento della migrazione a software di nuova generazione, che si affianca alla realizzazione di una nuova linea di produzione destinata al caffè in grani e alla trasformazione digitale della linea già esistente. La migrazione ad Aveva system platform si aggiunge all’adozione dei software Aveva historian e di componenti e sistemi di controllo di processo Schneider Electric più evoluti e sicuri. Passo dopo passo, Schneider Electric ha accompagnato Lavazza nel percorso di “trasformazione digitale” per aiutare gli operatori a gestire facilmente la produzione, aumentare l’overall equipment efficiency, ridurre i costi e garantire la massima tracciabilità dei dati.

Una partnership consolidata

Il progetto si è inserito nel quadro di un percorso di trasformazione che era in corso già da oltre un decennio. Schneider Electric, infatti, ha supportato Lavazza anche nel revamping dei sistemi di gestione del trattamento del caffè crudo e della tostatura. Le due aziende hanno lavorato anche per realizzare il raddoppio della linea di produzione per il caffè in grani, necessario per soddisfare l’accelerazione della domanda da parte dei consumatori, rispettando anche in questo caso un requisito critico: portare a termine l’attività con downtime zero, ovvero senza causare alcuna interruzione dei processi produttivi. Fondamentale è stata la piattaforma EcoStruxure, concepita in ottica aperta e basata su standard, con protocolli di connettività ethernet che supportano senza le difficoltà tipiche dei sistemi proprietari l’integrazione di ogni nuovo elemento nei sistemi di automazione, oltre che una fluida interazione e integrazione con i sistemi aziendali It, come i software Erp.

«Le sfide dell’automazione sono cambiate nel corso degli anni, la priorità è quella di avere flessibilità e robustezza allo stesso tempo: impianti che possono reagire alle richieste sempre più variabili del mercato, costruiti con tecnologie scalabili, di agevole mantenimento e riutilizzabili – spiega Andrea Ziccardi, automation manager di Lavazza –. Le soluzioni EcoStruxure Plant ci hanno aiutato ad aumentare la capacità produttiva e avere una produzione molto più controllata; avere al nostro fianco il service Schneider Electric, con un’assistenza 24 ore su 24, è stato importantissimo per consentirci di produrre senza interruzione, specie quando abbiamo avuto picchi di lavoro importanti. Con le applicazioni di cui disponiamo oggi abbiamo una base solida per affrontare anche le esigenze future».

«Da quando è iniziato il percorso di trasformazione digitale e rinnovamento nell’impianto di Settimo, abbiamo sempre lavorato per offrire al cliente le tecnologie più innovative disponibili al momento, ma puntando a garantire un ciclo di vita trentennale, per proteggere al massimo il valore dell’investimento – commenta Massimo Daniele, key account manager, food&beverage e life sciences di Schneider Electric –. Le caratteristiche della piattaforma EcoStruxure, unite all’aspetto software, hanno permesso di lavorare per iterazioni successive, garantendo l’aggiornamento, l’adeguamento alle nuove normative emerse in ambito macchine e cybersecurity, e la disponibilità di soluzioni capaci di aiutare a migliorare costantemente le performance. Poter condividere con Lavazza fin dall’inizio una roadmap evolutiva delle nostre tecnologie e software capace di garantire un livello così elevato di flessibilità lungo il ciclo di vita è stato un fattore chiave nella nostra collaborazione».

Cybersecurity tra le prossime sfide 
La cybersecurity, che negli ultimi anni è diventata un tema centrale, sia per l’aumento del rischio e della complessità degli attacchi informatici, sia per l’evoluzione normativa. La soluzione di edge control hardware e software creata a Settimo Torinese (composta da software Aveva e Plc Modicon M580) è certificata secondo le norme Iec 62443 e garantisce la compliance anche rispetto agli aggiornamenti di cybersecurity apportati ai sistemi operativi delle macchine su cui operano.

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