Pur operando in un contesto competitivo sempre più complesso e difficile Lavazza prosegue il processo intrapreso verso l’internazionalizzazione e lo sviluppo delle propria leadership nel mercato italiano.

Del resto il gruppo ha chiuso il bilancio 2007 con ricavi netti di 1.043,6 milioni di euro, in crescita di 12,3 punti percentuali rispetto all’esercizio precedente. L’utile ha raggiunto i 68,5 milioni di euro - pari al 6,6% dei ricavi totali - e in aumento rispetto ai 64,3 milioni del 2006.

“Siamo molto soddisfatti dei positivi risultati ottenuti – afferma il neo presidente Alberto Lavazza -. Il disegno strategico e l’impegno del management ci hanno permesso di crescere sia in Italia (+11,6%) che nei mercati esteri (+13,4%)”. E proprio l’estero ha fatto registrare un aumento a doppia cifra (+38%) dei volumi d’affari dell’azienda.

Se infatti sul fronte dei consumi si assiste a una sostanziale stagnazione dei mercati nei Paesi occidentali, l’area dei Paesi emergenti mostra segni di vitalità e crescita. “Ed è anche per questo – afferma aggiunto Gaetano Mele, nominato nei giorni scorsi amministratore delegato di Lavazza - che intendiamo puntare sullo sviluppo internazionale nei mercati a grande potenziale”.

Sono state così perfezionate le acquisizioni in Brasile di Café Grao Nobre a Rio de Janeiro e Tierra Brasil a San Paolo, due società operanti nel settore horeca. Le acquisizioni di Barista e Fresh&Honest in India hanno invece posto le basi per assicurare la presenza di Lavazza nel continente asiatico.

Prosegue anche il piano d’espansione e di consolidamento in Italia - dove il gruppo detiene la leadership nel mercato retail, con una quota del 48% -, strettamente connesso allo sviluppo del sistema a cialde A Modo Mio.

Si tratta della nuova frontiera del consumo di caffè espresso in famiglia. Macchina e cialda sono infatti disponibili presso la distribuzione moderna, per rispondere sempre meglio alle esigenze del consumatore.