“L’acquisizione di Carrefour Italia rappresenta un ulteriore passo evolutivo: entreremo in modo strategico nel settore retail, rafforzando la nostra presenza commerciale e creando nuove opportunità di crescita. Questa operazione ci permetterà di essere ancora più vicini al consumatore, con un modello integrato che pochi gruppi alimentari in Europa oggi possono vantare”: così il presidente di NewPrinces Group Angelo Mastrolia dopo i risultati dei primi 9 mesi del 2025.
I ricavi consolidati sono calati del 4,5% a 1,9 miliardi di euro a causa della riduzione dei volumi venduti ma anche dell’effetto cambio con la sterlina, l’Ebitda corretto è balzato di oltre il 20% a 157,4 milioni, con un margine dell’8,1% (6,2% il precedente). L’utile netto è stato di 43,8 milioni. Il debito netto è di 332 milioni.
Business a spicchi
Circa il 28% del fatturato del Gruppo arriva dal food, il 17% dal fish, il 16% dai prodotti italiani, il 13% dal lattiero-caseario e il resto da olio e beverage.
Il 77% dei ricavi è realizzato nella Gdo, la parte restante nel food service, B2b e normal trade. Circa le geografie, quasi il 68% dei ricavi è prodotto in Gran Bretagna, il 16% in Italia, il 6% in Germania e poi in altri mercati.
L’azienda sottolinea che “in un contesto di mercato complesso, NewPrinces ha saputo migliorare fortemente la marginalità, dimostrando disciplina strategica, capacità operativa e una visione chiara delle proprie priorità. L’integrazione con Princes sta avanzando con grande determinazione”.
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