Lidl Italia firma 100 contratti immobiliari e investe 90 milioni di euro per acquisire terreni e fabbricati e rafforzare la piattaforma logistica pugliese di Molfetta (Ba). Nell’anno fiscale 2024/25 (chiusura a febbraio) il discounter ha realizzato un valore della produzione di 7,52 miliardi (+4%), un Ebitda di 611 milioni (+16,6%) e un utile di 248 milioni (194 l’esercizio precedente). Malta ha contribuito realizzando profitti per 9 milioni. Il 50% del giro d’affari di Lidl Italia è realizzato al Nord, il 30% al Centro e il 20% al Sud.
Dopo un anno di transizione, Lidl ha aumentato gli utili anche se il costo del lavoro è salito dal 9,3% al 9,7% del giro d’affari, più elevato rispetto al 7,9% di Eurospin e all’8,1% di Md, diretti competitor. L’aumento è stato generato dal rinnovo del contratto nazionale di lavoro. E da due anni l’azienda è impegnata in un braccio di ferro con i sindacati per il rinnovo del contratto integrativo aziendale.
La redditività di Lidl 8,1% (7,2% l’anno prima) ha comunque superato quella di Eurospin, al 6,9%, e ha consolidato il divario con Md, al 6,1%. Un successo per il modello di business Lidl che prevede una quota di marche industriali, non ricorre al franchising e ai banchi di vendita assistiti.
Nell’anno fiscale, Lidl ha aperto 31 nuovi pdv (oltre a 8 ristrutturazioni), portando la rete intorno a 750 unità. Sono stati inoltre firmati 3 contratti di locazione per altrettanti pdv per i quali non è previsto il diritto di recesso per 18 anni. Per ciascun immobile è previsto un affitto annuale medio di 470 mila euro.
Il presidente Massimiliano Silvestri sottolinea che Lidl “continuerà il rafforzamento della rete, con nuovi pdv, l’ammodernamento dei negozi già operativi e l’apertura e il potenziamento delle piattaforme logistiche”. Negli hub logistici rientrano l’ampliamento (+30%) di Biandrate, nel Novarese, e di Bologna.
Entro il 2030 la previsione è di doppiare la boa dei mille punti vendita, con un sostanziale rafforzamento nelle aree 3 e 4 Nielsen.
Per realizzare i programmi l’azienda, che fa capo al gruppo Schwarz, dispone di risorse adeguate: gli utili accantonati sono oltre 1,8 miliardi (contro i 2,5 miliardi nei forzieri di Eurospin) e il valore di terreni e fabbricati è salito a 2,3 miliardi.
I debiti verso banche sono di 622 milioni e l’anno scorso è stato sottoscritto un nuovo finanziamento di 385 milioni. Nell’ultimo esercizio è stato distribuito un dividendo di 70 milioni.
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