Aggiornato a
Iscriviti alla nostra newsletter

Coop, Mdd al 32% del grocery. Rapporto 2024: più lavoro, stesso reddito

La presentazione del rapporto Coop 2024

Coop, Mdd al 32% del grocery. Rapporto 2024: più lavoro, stesso reddito

Information
Emanuele Scarci

Entro dicembre Coop completerà il lancio dei 5 mila prodotti Mdd (tra inediti, riformulazioni e cambi di packaging), avviato 2 anni fa. «E non prevediamo un nuovo ciclo di lanci, faremo fine tuning dell’esistente. Del resto la gestione di una private label non si esaurisce nel lancio, ma ha bisogno di cure costanti», ha detto il dg di Coop Italia, Domenico Brisigotti, nel corso della presentazione del “Rapporto Coop 2024 - Consumi e stili di vita degli italiani di oggi e domani”.

Nel solo grocery, la quota Mdd Coop è aumentata di 2 punti rispetto al 2023, raggiungendo il 32%. Un quadro che consente a Coop di mettere a terra una politica di offerta in grado di affrontare la debolezza della domanda e un quadro competitivo complicato.

Rebus industria e retailer

A margine dell’evento, Brisigotti ha sottolineato che nei primi 8 mesi dell’anno, con il calo dell’inflazione, i volumi hanno segnato un lieve rialzo (+0,9% nel primo semestre del 2024), forse anche per l’aumento della pressione promozionale, ma rimangono i nodi strutturali legati a una caduta del potere d’acquisto delle famiglie. L’inflazione inoltre potrebbe avere un colpo di coda. «In vista dei rinnovi contrattuali del 2025 - ha detto il top manager -, diversi fornitori hanno presentato listini con aumenti sostanziosi, come il lattiero-caseario e il suinicolo. Oltre a quei settori che scontano quotazioni internazionali record, come caffè e cacao. Oggi i rapporti fra industria e distribuzione sono profondamente cambiati: un tempo, a settembre si intuiva quali sarebbero state le richieste dell’industria. Oggi non è più possibile. Ciò implica lo sviluppo di un rapporto con l’industria di marca tesa per sostenerne i volumi, certamente tenendo conto del mutato scenario che impone una profonda rivisitazione della relazione».

Cibo sempre sicuro

Per Maura Latini, presidente di Coop Italia, «dal Rapporto Coop 2024 emerge come la leva del risparmio si consolidi come primaria. E la tutela del potere d’acquisto soprattutto delle famiglie più in difficoltà è la rilevante ragion d’essere delle cooperative di consumatori. Che hanno sempre garantito un’offerta di un cibo che sia anche di qualità, rispettosa dell’ambiente, di chi lo consuma e lo produce».

Marco Pedroni, presidente di Ancc-Coop, si è soffermato «sull’impegno economico delle nostre cooperative: è ripartita in questi giorni la carta Dedicata a te rivolta a famiglie maggiormente in difficoltà promossa dal ministero dell’agricoltura. Una carta a cui Coop ha aggiunto lo sconto del 15% sui prodotti alimentari. Questo il contesto in cui combattiamo l’inflazione e continuiamo a sviluppare una forte politica di offerta di qualità e di convenienza con l’amplissima gamma di Mdd».
Poi Pedroni ha sottolineato che da «oltre un anno, in Coop si sono distinti i ruoli delle singole cooperative proprietarie dai ruoli dei manager. E i risultati danno ragione a questa scelta».

Paese sospeso

Dal Rapporto Coop 2024, curato da Albino Russo e il suo team, emerge che «seppur in modo diseguale, il potere d’acquisto nel nostro Paese ha recuperato i livelli pre-pandemia e oggi più di ieri sono diminuiti gli italiani che hanno vissuto situazioni di disagio importanti (l’ammettevano 20 milioni di persone nel 2022 a fronte dei 12 milioni di oggi). Tutto ciò però non senza sacrifici. Innanzitutto, questa faticosa tenuta del proprio tenore di vita si deve a un overworking che ha già costretto gli italiani nel 2023, per ottenere redditi reali di poco superiori a quelli di 5 anni fa, a un surplus di ore lavorate: 1,5 miliardi di ore in più. Il Paese però è preoccupato dallo scenario internazionale, in ansia per l’emergenza ambientale e affaticato dalla quotidianità e per questo sempre più inquieto; si riduce la quota di chi guarda con fiducia al futuro e aumenta il timore. Tanto più che il 55% degli italiani è alle prese con una vita ben diversa da quella attesa, spesso peggiore (44% del campione). Un sentiment con cui gli italiani si proiettano in avanti che cozza appunto con i dati dell’oggi».

  • Ti è piaciuto l'articolo?

    Iscriviti alla newsletter e non perderti gli altri aggiornamenti.

       
    EdizioniDMh50  

Logo Ristorazione Moderna

distribuzionemoderna.info

- Copyright © 2024 Edizioni DM Srl - Via G. Spadolini, 7 - 20141 Milano | P. IVA 08954140961 - Tutti i diritti riservati | Credits