di Claudia Scorza

Italia Zuccheri - Coprob, cooperativa di 5.000 aziende agricole italiane e unica filiera del comparto attiva a livello nazionale, continua a puntare su un’agricoltura sostenibile, producendo zucchero 100% italiano e da filiera tracciata e certificata. L’impegno concreto nell’ambito della sostenibilità ha portato alla produzione di uno zucchero grezzo dalla barbabietola, un prodotto innovativo che sta riscontrando un grande consenso da parte del trade e dei consumatori anche nella sua versione biologica. Ne abbiamo parlato con Leandro Cariolo, head of marketing & trade marketing di Italia Zuccheri Commerciale.

Dal lancio ad oggi, quali sono state le performance di vendita di Nostrano?
Nostrano è stata la più grande innovazione effettuata nella categoria zucchero degli ultimi anni. Uno zucchero grezzo sostenibile prodotto nel nostro Paese che arriva direttamente dalla barbabietola. Il prodotto ha sfidato il mito dello zucchero di canna, ponendosi come l’alternativa 100% italiana nel segmento degli zuccheri grezzi. La referenza ha registrato la più importante crescita sul mercato: +56% nel 2020, +20% nel 2021, +4,5% nel 2022 e +30% (stima) nel 2023, con una quota di mercato nel segmento degli zuccheri grezzi che è praticamente triplicata dal 2019 al 2023. Inoltre, ha mostrato performance nelle rotazioni a scaffale d’eccellenza: nel ranking delle rotazioni per confezioni vendute è costantemente tra le top tre referenze nel segmento degli zuccheri grezzi.

Com’è stato accolto dal trade?
Nostrano è stato accolto molto bene dal trade, perché è considerato una vera innovazione. Un prodotto proveniente da filiera corta 100% italiana, sostenibile, coltivato e lavorato solo in Italia. In questo modo è possibile acquistare uno zucchero grezzo di filiera, tracciata e controllata nella Penisola, senza essere costretti a importare grezzo di canna da Paesi lontani.

Quali attività state promuovendo per mantenere alta l’attenzione sul prodotto?
Nostrano è oggetto da due anni di importanti investimenti in comunicazione su tv, radio, digital e social, con l’obiettivo di rendere il consumatore sempre più consapevole sull’origine e la sostenibilità dei prodotti che acquista nei supermercati. Nel caso specifico, parliamo di un prodotto italiano e tracciato, che sostiene l’agricoltura nel nostro Paese.

Quali sono i plus della versione biologica di Nostrano?
Nostrano è anche presente nella versione biologica e per realizzarlo abbiamo creato una filiera 100% bio in Italia e riportato la bieticoltura nelle regioni dove era sparita per la chiusura degli zuccherifici. Tutto questo grazie ad un prodotto grezzo, 100% bio e 100% italiano. La referenza segue un disciplinare di coltivazione molto rigido e, grazie alla collaborazione di AssoBio e FederBio, abbiamo sviluppato una filiera bio completamente nazionale, che oggi controlliamo dal campo alla tavola, per ottenere un prodotto biologico di qualità, autentico e certificato.

Ponete da sempre grande attenzione all’agricoltura sostenibile. Come si traduce concretamente il vostro impegno?
L’innovazione agricola è parte integrante del nostro progetto. Tutto il nostro zucchero 100% italiano è da agricoltura sostenibile e ha ottenuto la certificazione RedCert2, standard internazionale di sostenibilità. Al fine di alzare ulteriormente l’asticella, abbiamo anche aderito a Sqnpi (standard nazionale sull’agricoltura integrata) con l’obiettivo di avere tutto il bacino bieticolo coltivato in agricoltura integrata o in biologico entro il 2025 e di abbandonare definitivamente i metodi di coltivazione convenzionale. Oggi abbiamo già certificato in Sqnpi il 70% dei nostri ettari ed entro il 2025 arriveremo al 100%. La sostenibilità ambientale è per noi un impegno che stiamo portando avanti attraverso l’innovazione, la tecnologia e la sperimentazione agricola.