Frigoveneta inaugura Frigobosco, il primo bosco aziendale: un progetto di riforestazione nato per restituire valore al territorio, migliorare la qualità dell’aria, favorire la biodiversità e creare spazi naturali fruibili da persone e comunità.
L’iniziativa si inserisce nel più ampio programma Piantata Padana, promosso da Legambiente e dal Comune di Villa Bartolomea (Vr), e ha visto la messa a dimora di 1.670 piante autoctone su una superficie complessiva di 17.000 mq, di cui 9.000 dedicati alla formazione di un vero e proprio bosco planiziale.
“Crediamo che oggi non basti più parlare di ambiente: bisogna agire con coerenza. Con Frigobosco restituiamo al territorio uno spazio vivo, che respira, che accoglie. È un progetto che rappresenta ciò in cui crediamo: innovazione, responsabilità, cura. Piantare un bosco è un gesto semplice ma profondo: un atto che lascia un segno”, afferma Marco Rampichini, ceo del Gruppo Frigoveneta.
Frigobosco nasce per generare effetti misurabili: miglioramento della qualità dell’aria, aumento della biodiversità locale, assorbimento di CO₂e riduzione dell’effetto isola di calore. La selezione di specie arboree e arbustive autoctone ha seguito criteri ecologici coerenti con il paesaggio della bassa pianura veronese.
All’interno dell’area è stato tracciato un sentiero naturalistico lungo circa un chilometro, pensato per il benessere dei lavoratori e per attività educative. Il progetto prevede anche la futura attivazione di percorsi didattici in collaborazione con le scuole e momenti aperti alla cittadinanza.
“Frigobosco è un primo passo, non un punto di arrivo. Lo consideriamo un modello operativo replicabilee un punto di incontro tra impresa e territorio. Abbiamo già in programma attività con le scuole, eventi con la cittadinanza e ulteriori sviluppi in ottica di benessere aziendale e rigenerazione ambientale”, fa saper Nicolò Bacchin, marketing manager del Gruppo Frigoveneta.
Il progetto è stato sviluppato con il supporto del team Qhse aziendale, per garantire la compatibilità tra ambiente, sicurezza e operatività industriale.
“Abbiamo affrontato il progetto come un vero e proprio investimento a lungo termine, integrandolo nei nostri processi QHSE. Le scelte botaniche, i materiali usati, la gestione del suolo e le modalità di manutenzione seguono criteri tecnici precisi, che rispettano il territorio e riducono l’impatto dell’intervento anche sul piano operativo”, spiega Alessandro Ferrante, Ǫhse manager del Gruppo Frigoveneta.
“Frigobosco diventerà per tutti noi non solo un luogo di aggregazione e socializzazione, ma anche di rigenerazione. Il contatto con gli ambienti naturali favorirà il la riduzione dello stress e il parallelo ripristino dei livelli ideali di concentrazione, attenzione ed energia”, aggiunge Erica Gregnanin, hr manager del Gruppo Frigoveneta.
Le piante sono state fornite da Legambiente, con un valore stimato superiore ai 20.000 euro. La realizzazione è avvenuta con il contributo diretto dei dipendenti Frigoveneta, che hanno preso parte alla piantumazione insieme al Comune, ad Ambienta Sgr (azionista di maggioranza di Frigoveneta) e ai partner del progetto.
“Frigobosco nasce dalla visione lungimirante del management di Frigoveneta ed è un esempio concreto di come il programma Esg in Action di Ambienta prenda vita nelle società partecipate. Questo progetto dimostra in modo chiaro come la sostenibilità possa diventare un elemento strategico e operativo centrale, non solo per rispondere a requisiti normativi, ma per creare valore reale per il territorio e per l’ambiente. Siamo orgogliosi di affiancare Frigoveneta in questo percorso, che conferma come l’industria possa essere un motore di rigenerazione ambientale e sociale”, riflette Massimiliano Lecchi, principal di Ambienta.