Aldi Italia, per il settimo anno consecutivo, partecipa all’iniziativa della Colletta Alimentare sostenendo le comunità locali a favore dei più bisognosi.
L’insegna rinnova così il proprio impegno a beneficio della solidarietà, partecipando attivamente, per il settimo anno consecutivo, all’iniziativa promossa da Fondazione Banco Alimentare Ets.
L’attività, che ha lo scopo di sensibilizzare la collettività sul tema della povertà, contribuisce ad attenuare la problematica della fame tramite il dono di alimenti. L’occasione vuole essere un’opportunità per evidenziare quanto sia importante, da parte di ciascuno, contribuire attivamente a sostenere le comunità locali a favore dei più bisognosi, garantendo loro l’accesso a cibi nutrienti e di qualità.
Sposando la mission di Banco Alimentare, nella giornata del 15 novembre Aldi invita i propri clienti a sostenere, nei circa 200 negozi presenti nel Nord Italia, la raccolta e la donazione di prodotti alimentari di prima necessità: olio, verdure e legumi in scatola, tonno e carne in scatola, conserve di pomodoro e sughi pronti, riso e alimenti per l’infanzia, contribuendo così a garantire pasti equilibrati alle famiglie più fragili.
"Per Aldi Italia la partecipazione alla Giornata Nazionale della Colletta Alimentare rappresenta un momento importante per riaffermare l’impegno verso le comunità locali e le persone più in difficoltà – afferma Michael Gscheidlinger, country managing director di Aldi Italia –. Crediamo che anche un piccolo gesto possa fare una grande differenza e siamo orgogliosi di poter sostenere Banco Alimentare nella sua missione quotidiana, coinvolgendo clienti e collaboratori in una causa di solidarietà concreta".
Il supporto a Banco Alimentare rappresenta un obiettivo importante per Aldi Italia. Facendo propri i valori della Fondazione Banco Alimentare, basati sul dono e la gratuità dell’azione, la condivisione dei bisogni, la solidarietà, la fiducia e la lotta allo spreco alimentare, Aldi partner da diversi anni di Banco Alimentare contribuisce anche al recupero virtuoso delle eccedenze alimentari che diventano così una opportunità nutrizionale per i più fragili.