Secondo gli ultimi dati di CBRE Group, il mercato europeo degli investimenti immobiliari negli ultimi tre mesi del 2012 ha mostrato una forte accelerazione, sia rispetto al trimestre passato (+48%) sia rispetto allo stesso periodo del 2011 (+16%).

Il dato annuo si conferma in linea con quello del 2011, pari a 120 miliardi di Euro, pur nascondendo dinamiche molto differenti da Paese a Paese. L’Italia, con un volume di 2.6 miliardi Euro è tornata sui livelli del 2001, uno dei volumi d’investimento più bassi mai registrato negli ultimi 10 anni.

I fattori che hanno pesato maggiormente sul risultato del nostro Paese sono stati di natura esogena al mercato immobiliare: la crisi sul debito sovrano, che ha fatto schizzare a livelli record lo spread tra BTP e BUND, con effetto principale quello di allontanare definitivamente gli investitori internazionali dall’Italia; la nuova tassa sugli immobili (IMU), che ha lasciato in attesa fino alla fine del 2012 gli investitori sia domestici sia internazionali; l’incertezza politica ed i timori legati ad una possibile uscita dall’Euro.