Eurial Italia, strategie innovative per la Mdd
Eurial Italia, strategie innovative per la Mdd
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La Mdd diventa sempre più centrale per i retailer ed Eurial Italia, il cui core business è proprio lo sviluppo di prodotti a marchio del distributore nel segmento dairy, segue il ritmo del mercato, innovando il suo approccio in un’ottica win-win, che supera il semplice concetto di fornitura e si allarga ad altri servizi, come il category management, la consulenza, il customer care.
Eurial Italia nasce nel 2018, dopo l’acquisizione del Caseificio Bergamin da parte della cooperativa francese Eurial, il cui giro d’affari sfiora i 3 miliardi di euro. La filiale italiana, ubicata ai piedi del Montegrappa in Veneto, produce nel suo stabilimento di Borso del Grappa yogurt, robiola e stracchino, e commercializza una linea di dessert provenienti da stabilimenti francesi oltre a proporre un range di mozzarelle a uso industriale, formaggi di capra, burro e panna. Con Nathalie Jacquet, direttore commerciale e marketing di Eurial Italia abbiamo approfondito le strategie aziendali per lo sviluppo dei prodotti a marchio privato.
Quali tipologie prodotti realizzate a marchio del distributore?
La private label è al centro delle nostre strategie e della nostra mission. Da anni accompagniamo la crescita della mdd stringendo partnership con i principali retailer italiani ed europei. La nostra offerta mdd si concentra principalmente su due segmenti: yogurt, in particolare yogurt probiotici e bifidus, e stracchini.
Nello sviluppo del prodotto a marchio applicate una metodologia ben precisa. Può presentarcela?
Applichiamo allo sviluppo della mdd lo stesso metodo utilizzato per i prodotti di marca, prevedendo diversi step. Il primo: innovazione. Ci avvaliamo del nostro team ricerca e sviluppo italiano e internazionale per creare nuovi prodotti in linea con i trend di consumo. Il secondo, la qualità. La squadra italiana, lavora ogni giorno per garantire standard di produzioni elevati, abbiamo un laboratorio interno all’avanguardia dimostrando la nostra ossessione per la qualità. Il terzo: un servizio di category management che supporta i clienti fornendo consulenze mirate all’ottimizzazione del loro assortimento tenendo conto dei dati di mercato e dello spazio a scaffale. Quarto punto è il nostro team marketing, che collabora a stretto contatto con il reparto marketing dei distributori, confrontandoci su dati di mercato, lavorando gomito a gomito sugli sviluppi packaging e sulle tematiche di sostenibilità sempre più importanti. Quindi e ultimo step, il servizio clienti, pronto ad assistere sia i clienti sia i consumatori finali.
In cosa consiste, esattamente, il servizio di category management?
Stiamo conducendo studi specifici, in collaborazione con Immediando per analizzare assortimento e spazio a scaffale. Attraverso la consulenza del nostro partner informativo, proviamo a fornire ai nostri clienti indicazioni per potenziare ed efficientare il loro assortimento, inserendo referenza a marca privata nelle famiglie di prodotti con maggior tasso di crescita o eliminando referenza basso rotanti. Chi produce private label deve capire cosa cerca il distributore e offrirgli delle soluzioni. Eurial lavora in questa direzione, affinché la mdd possa ampliare la sua quota di mercato. Infatti, non ci limitiamo a presentare cosa possiamo realizzare per i retailer ma analizziamo il reparto a tutto tondo, proponendoci come dei consulenti. Perché oggi a fare la differenza, anche per i prodotti a marchio del distributore, non è più solo il prezzo. I retailer ci tengono offrire un prodotto di qualità per conquistare e fidelizzare i consumatori e per far crescere le proprie linee.
Può fare un esempio concreto di una consulenza effettuata di recente?
Per un discount attivo in Italia abbiamo analizzato il segmento yogurt. In media nel canale del risparmio l’offerta si sviluppa su 15 metri di lineare proponendo 62 referenze. Dall’analisi effettuata è emerso che il cliente che si è rivolto a noi dedica molto meno spazio agli yogurt e conta un numero inferiore di referenze. Grazie all’analisi abbiamo rilevato anche le tipologie di item mancanti rispetto ai competitor diretti, evidenziando la possibilità di rivedere l’assortimento.
In generale, come vi siete mossi in questi anni per rispondere ai trend di mercato e alle richieste dei retailer che collaborano con la vostra azienda?
Abbiamo investito in ricerche di mercato esterne o interne per rinforzare le nostre proposte al fine di cogliere i fenomeni più rilevanti e durevoli come il probiotico. In merito alla sostenibilità del packaging, stiamo sfruttando il know how del gruppo Eurial, già ingaggiato su questo tema. Abbiamo anche affidato a un’azienda molto innovativa, vicino a noi sul territorio, Bibetech, dei progetti per realizzare food packaging che “nascono dalla natura e tornano alla natura”. Bibetech ha sviluppato un food packaging fatto con un biopolimero 100% naturale che viene prodotto per fermentazione da batteri. La forza di questa innovazione è che il vasetto può essere buttato a fine vita nel bidone dell’organico dove si degraderà e diventerà compost, un terriccio per fertilizzare il suolo, senza rilasciare microplastiche persistenti e sintetiche. Ecco come il pack “torna alla natura”.
Dall’ultimo studio biennale di Circana “Fmcg Demand Signal” emerge una marcia silenziosa della private label. Di fronte a questa crescita dei prodotti a marchio del distributore, qual equilibrio si prospetta tra mdd e brand industriali?
La quota della mdd a livello europeo (50%) rispetto alla media italiana (30%) di per sé fa già comprendere quanto spazio e margine di azione abbia ancora la private label nel mercato italiano. Dal nostro punto di vista la crescita della mdd, core business di Eurial, è uno sprono per i brand industriale per continuare a investire sulla categoria di appartenenza e sull’innovazione. Pl e prodotti a marchio industriale devono essere protagonisti, non antagonisti, della crescita del mercato.
Quali sono le sfide che la mdd e i produttori di private label dovranno affrontare nel prossimo futuro dal suo punto di vista?
La mdd dovrà rispondere alle richieste sempre più specifiche dei consumatori. I produttori della pl dovranno impegnarsi per essere al passo con il mercato, con linee produttive all’avanguardia, investimenti continui per garantire la crescita dei volumi, certificazioni internazionali, risorse competenti in grado di dialogare con il retailer.
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