Come è cambiato il carrello della spesa degli italiani negli ultimi mesi? Quali sono gli ingredienti più alla moda? Continua il boom del free from? E i prodotti alimentari della tradizione nazionale, dalle Dop alle specialità regionali, come stanno andando? Le risposte a queste, e a tante altre domande, si trovano nell’ultima edizione dell’Osservatorio Immagino Nielsen GS1 Italy.

La sesta versione del progetto, nato a gennaio 2017, è stata rilasciata giovedì 23 gennaio e rileva le informazioni, obbligatorie e facoltative, presenti sulle etichette di 106.000 prodotti (contro i 100.000 precedenti), digitalizzati da Immagino di GS1 Italy, il servizio web di digital brand content management a cui aderiscono oltre 1.750 aziende di produzione del largo consumo e 25 retailer. Queste indicazioni - come ingredienti, tabelle nutrizionali, loghi e certificazioni, claim e indicazioni di consumo - vengono poi incrociate con le rilevazioni Nielsen su venduto, consumo e fruizione dei media.

Si scopre, fra i moltissimi dati contenuti nelle 72 pagine del documento, che l’universo del vero made in Italy ha fatturato, nell’anno terminante a giugno 2019, più di 7,1 miliardi di euro, con una tendenza di vendita del +1,3% e con una quota di mercato, a scaffale, del 25,2 per cento.

Si stabilizza il paniere del free from, con un giro d’affari di 6,8 miliardi di euro e una variazione tendenziale negativa dello 0,2 per cento, anche se gli alimenti senza olio di palma totalizzano un +2,8 per cento e quelli con pochi zuccheri il +7 per cento. Il vero fenomeno è però l’antibiotic free, che evidenzia un eccezionale +87,1 per cento.

Anche il reach in perde smalto rispetto al passato, ma si mantiene in zona positiva: 2,5 miliardi di sell-out e +1,7 per cento. All’interno, a tirare la volata, sono le fibre (+5,9), i prodotti integrali (+6,8) e un nuovo ingresso, cioè gli arricchiti con fermenti lattici, i quali debuttano con un interessante +3,7 per cento.

La prevenzione delle intolleranze – senza glutine e senza lattosio -, ormai entrata stabilmente nel carrello degli italiani, genera 3,6 miliardi di euro di consumi, in crescita dell’1,9%, dato positivo, ma meno brillante di quello ottenuto nei 12 mesi precedenti, quando le vendite finali avevano dato un segnale del +3,2.

In tutti questi segmenti, in sintesi, si avverte una fisiologica stabilizzazione, una maturità che si conserva, in ogni caso, relativamente brillante, come dimostrano i consensi verso i nuovi lanci. Una conferma si trova nel biologico, caduto da una variazione positiva del 12,7 al 2,9 dell’anno terminante a giugno 2019. Però il discorso del bio riprende quota nella cosmetica, dove a motivare il consumatore sono la naturalità dei prodotti, le garanzie relative all’ipoallergenicità, la presenza di ingredienti molto ambiti, come mandorla, argan, karitè, avena…

La novità di questa edizione dell’Osservatorio è il dossier dedicato alla sostenibilità, un tema affrontato analizzando come i temi “green” vengono comunicati sui packaging e sulle etichette. Selezionando solo i beni accompagnati da indicazioni riferite alla sostenibilità, la ricerca ha creato un “paniere green” composto da 19.182 prodotti che, a giugno 2019, hanno sfiorato i 7 miliardi di euro di sell-out nel canale iper+super (+3,4% rispetto ai 12 mesi precedenti).

“La sostenibilità – si legge - è arrivata al cuore dell’opinione pubblica. Essa ha generato le prime ripercussioni anche sull’approccio ai prodotti di uso quotidiano, sul fronte sia dell’offerta che della domanda, che ha subìto una veloce accelerazione. Secondo il Nielsen Sustainable Shoppers Report 2018, il 16% degli italiani si dichiara molto sicuro e il 45% abbastanza certo di cambiare le proprie abitudini di acquisto e di consumo per ridurre il proprio impatto ambientale. Ma solo il 20% è disposto a spendere di più per acquistare beni che offrano qualità, sicurezza e rispetto dell’ambiente”.

Immagino ha anche analizzato, all’interno del paniere green, quali aspetti della sostenibilità sono segnalati sulle etichette, accorpandoli in quattro aree tematiche (responsabilità sociale, rispetto degli animali, agricoltura e allevamento sostenibili, management sostenibile delle risorse) e misurandone il “peso” in termini di vendite e di trend.

“L’Osservatorio ha inaugurato un modo nuovo di guardare i fenomeni di consumo nel nostro Paese e di misurare quelli emergenti, dando, alla comunità di business, un patrimonio informativo prezioso per inquadrare l’evoluzione del mass market e per soddisfare sempre meglio i consumatori - commenta Marco Cuppini, research and communication director di GS1 Italy -. Inoltre, la ricerca ha continuato nella propria evoluzione, per recepire le novità del mercato: semestre dopo semestre, ha ampliato il paniere dei prodotti monitorati e ha potenziato il numero delle indicazioni rilevate, fornendo una panoramica sempre più ampia, e sempre molto approfondita, sull’evoluzione del largo consumo in Italia”.

Scarica l'ultima edizione dell'Osservatorio Immagino