Dopo un leggero rallentamento, una robusta ripartenza. Tutto sommato, non si può dire che Conad Adriatico abbia accusato più di tanto la crisi economica.
Almeno a giudicare dalle iniziative messe in campo in quest’ultimo anno e dai risultati conseguiti. Il 2008 si era chiuso per la cooperativa ai
vertici del sistema Conad con un pur sempre onorevole +4,7% nelle vendite alle casse (a oltre 762 milioni di euro). Il 2009 ha registrato un vero e
proprio cambio di marcia. L’assemblea di bilancio della società guidata da Antonio Di Ferdinando, svoltasi nei giorni scorsi, ha infatti evidenziato
vendite al dettaglio che sfiorano gli 845 milioni di euro, in progresso del 10,7% rispetto all’anno precedente (6 milioni l’utile netto). Anche
considerando che si tratta di valori a rete corrente, siamo in presenza di performance assai positive.

La “ricetta” della realtà Conad che opera nelle regioni Marche, Abruzzo, Molise, Basilicata e Puglia si è basata principalmente su tre ingredienti – ha spiegato l’amministratore delegato Di Ferdinando -: un efficace posizionamento competitivo, fidelizzazione e servizio al cliente, nonché rafforzamento dell'identità e della distintività del gruppo. Il tutto accompagnato da essenzialità ed efficienza gestionale, investimenti in formazione e innovazione tecnologica, oltreché dallo sviluppo del prodotto a marca commerciale, declinato nei vari brand (Conad, Conad Percorso Qualità, Conad il Biologico, Sapori&Dintorni Conad). Non va dimenticato, inoltre, che il 2009 è stato l’anno del lancio del canale discount a insegna Todis in tutti i territori in cui Conad Adriatico è presente.

La rete distributiva, che fa capo a quasi 300 soci, è passata così dai 277 punti vendita dello scorso anno ai 344 attuali. Entro la fine del 2010 è destinata a rafforzarsi con l’aggiunta di altre 35 unità. In particolare, faranno il proprio ingresso nella rete di Conad Adriatico un ipermercato E.Leclerc-Conad (la cui inaugurazione, a Fasano di Brindisi, è prevista entro giugno), due Conad Superstore, 14 supermercati Conad, tre superette Conad City, altrettanti negozi Margherita e ben tredici discount Todis.

Le ambizioni di Conad Adriatico, peraltro, non si limitano al 2010. Il piano di sviluppo messo a punto per il triennio 2010-2012 punta a risultati
importanti. Gli investimenti previsti ammontano a 51 milioni di euro e dovrebbero generare, alla fine dei tre anni, un fatturato alle casse pari a 1,1 miliardi di euro e una share del 12,6% nelle regioni presidiate. Già a partire da quest’anno prenderanno il via i lavori per la realizzazione di un polo logistico specializzato nel freddo nei pressi di Chieti (18mila metri quadri di superficie), al fine di centralizzare i vari centri distributivi che gestiscono salumi e formaggi, ortofrutta, carni e surgelati.

Infine, dopo la costituzione
di una nuova società (assieme a Pac2000A, altra cooperativa del sistema Conad) per lo sviluppo del canale discount a insegna Todis, avviata lo scorso anno, sarà ora la volta della creazione di un'immobiliare per gli iper. Come a dire che in Conad Adriatico non si bada solo allo sviluppo di format tattici, ma si guarda avanti e – anche - alle grandi superfici.