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Coop e Carrefour tagliano il traguardo della telefonia
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Coop e Carrefour tagliano il traguardo della telefonia
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Nel mercato italiano della telefonia mobile, che registra una diminuzione delle tariffe e un numero delle sim superiore a quasi una volta e mezza la popolazione totale, fanno il loro ingresso Coop e Carrefour, con i marchi CoopVoce e UnoMobile.
Un settore concentrato
Nel comparto della telefonia da tempo dominato da Telecom, Vodafone e Wind entrano Coop e Carrefour, i primi operatori mobili virtuali. Di apertura del settore ad altri concorrenti se ne parlava da tempo e già nel 2004 l’Antitrust aveva avviato contro i tre operatori leader un’istruttoria per aver sbarrato la strada a nuovi concorrenti. A metà aprile, sulla spinta degli accordi tra Telecom e Coop e tra Vodafone e Carrefour, l’Agicom, l’authority del settore, riaprirà l’analisi del Mercato 15 (quello relativo alla telefonia) per favorire nuovi ingressi e modificare la normativa vigente, con l’obiettivo finale di creare una maggiore concorrenzialità. L’Italia, infatti, in Europa rappresenta il fanalino di coda per quanto riguarda la presenza di operatori virtuali. In Gran Bretagna esistono dal 1999 e Tesco detiene una quota pari all’1%. In Francia, nell’ottobre dello scorso anno, si è assistito al debutto di Auchan e Carrefour. In Belgio Carrefour ha già esordito, mentre in Germania sono entrate Wal-Mart e Aldi.
CoopVoce e UnoMobile: le scommesse di Coop e Carrefour
Analizzando l’attuale situazione del settore della telefonia mobile si rileva che, per sviluppare un’attività redditizia, Coop e Carrefour devono tenere in considerazione diversi fattori. Le due insegne della gdo, mantenendo fede all’immagine di garanzia di prezzi concorrenti, devono adottare delle strategie per offrire tariffe scontate, alla luce della recente diminuzione delle stesse da parte di Telecom, Vodafone e Wind. Per risultare competitiva CoopVoce, che partirà prima dell’estate, punta a un’offerta tariffaria che dovrebbe attestarsi sulla parte bassa delle medie di mercato, sovrapponendosi, o meglio, sfidando apertamente Wind. Le catene della gdo - basando la propria attività su un core business differente dalla telefonia e non avendo specifiche competenze di carattere logistico e organizzativo - non sono presenti nel settore della telefonia come operatori, ma come rivenditori. Apponendo il loro marchio sulle sim, sviluppando una linea personalizzata di cellulari, dotandosi di prefissi specifici - 331 per CoopVoce e 3773 per UnoMobile - Coop e Carrefour valorizzano la propria insegna, aggiungendo una patina di modernità tecnologica. Da segnalare anche le future scommesse di Coop che, sull’onda delle possibilità offerte dalla normativa sulle liberalizzazioni, sembra pronta a inserirsi nel settore dell’energia - in particolare dei carburanti -, dei servizi bancari, assicurativi, turistici e a diventare un rivenditore della banda larga di Telecom sulla rete fissa.
Un settore concentrato
Nel comparto della telefonia da tempo dominato da Telecom, Vodafone e Wind entrano Coop e Carrefour, i primi operatori mobili virtuali. Di apertura del settore ad altri concorrenti se ne parlava da tempo e già nel 2004 l’Antitrust aveva avviato contro i tre operatori leader un’istruttoria per aver sbarrato la strada a nuovi concorrenti. A metà aprile, sulla spinta degli accordi tra Telecom e Coop e tra Vodafone e Carrefour, l’Agicom, l’authority del settore, riaprirà l’analisi del Mercato 15 (quello relativo alla telefonia) per favorire nuovi ingressi e modificare la normativa vigente, con l’obiettivo finale di creare una maggiore concorrenzialità. L’Italia, infatti, in Europa rappresenta il fanalino di coda per quanto riguarda la presenza di operatori virtuali. In Gran Bretagna esistono dal 1999 e Tesco detiene una quota pari all’1%. In Francia, nell’ottobre dello scorso anno, si è assistito al debutto di Auchan e Carrefour. In Belgio Carrefour ha già esordito, mentre in Germania sono entrate Wal-Mart e Aldi.
CoopVoce e UnoMobile: le scommesse di Coop e Carrefour
Analizzando l’attuale situazione del settore della telefonia mobile si rileva che, per sviluppare un’attività redditizia, Coop e Carrefour devono tenere in considerazione diversi fattori. Le due insegne della gdo, mantenendo fede all’immagine di garanzia di prezzi concorrenti, devono adottare delle strategie per offrire tariffe scontate, alla luce della recente diminuzione delle stesse da parte di Telecom, Vodafone e Wind. Per risultare competitiva CoopVoce, che partirà prima dell’estate, punta a un’offerta tariffaria che dovrebbe attestarsi sulla parte bassa delle medie di mercato, sovrapponendosi, o meglio, sfidando apertamente Wind. Le catene della gdo - basando la propria attività su un core business differente dalla telefonia e non avendo specifiche competenze di carattere logistico e organizzativo - non sono presenti nel settore della telefonia come operatori, ma come rivenditori. Apponendo il loro marchio sulle sim, sviluppando una linea personalizzata di cellulari, dotandosi di prefissi specifici - 331 per CoopVoce e 3773 per UnoMobile - Coop e Carrefour valorizzano la propria insegna, aggiungendo una patina di modernità tecnologica. Da segnalare anche le future scommesse di Coop che, sull’onda delle possibilità offerte dalla normativa sulle liberalizzazioni, sembra pronta a inserirsi nel settore dell’energia - in particolare dei carburanti -, dei servizi bancari, assicurativi, turistici e a diventare un rivenditore della banda larga di Telecom sulla rete fissa.
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