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Coop attraversa lo stretto
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Coop attraversa lo stretto
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8. 00 metri quadrati di superficie di vendita e una galleria commerciale composta da 55 esercizi. Questi alcuni dei numeri del nuovo punto vendita Ipercoop aperto ai consumatori mercoledì 16 maggio a Ragusa, il primo di una serie di nuove aperture che Coop ha in programma in Sicilia.
Da qui al 2010 seguiranno i punti vendita di Catania, Palermo, Caltanissetta, Trapani, Messina e Milazzo. Sette Ipercoop con altrettanti centri commerciali, frutto dell’impegnativo piano di sviluppo progettato da Ipercoop Sicilia, la società appositamente costituita e partecipata da Coop Adriatica, Coop Consumatori Nordest, Coop Lombardia e Coop Liguria. Un progetto costato oltre 600 milioni di euro.
“Oltre allo sforzo imprenditoriale delle quattro cooperative impegnate in prima persona – spiega Aldo Soldi, presidente Ancc-Coop (l’associazione nazionale delle cooperative di consumatori) - il Sud è una sfida che coinvolge tutto il movimento cooperativo, come dimostrano anche le esperienze sempre più importanti di Coop Estense in Puglia e di Unicoop Tirreno in Campania”.
Attualmente, infatti, sono 95 le strutture di vendita presenti al Sud (di cui 12 Ipercoop e 83 fra supermercati e discount) che impiegano oltre 3.700 persone. “Con Ipercoop Sicilia però – prosegue Soldi - indubbiamente abbiamo fatto un ulteriore salto di qualità coinvolgendo nel progetto quattro delle nove grandi coop di consumo presenti nel nostro Paese e portando in Sicilia, oltre agli investimenti economici e all’occupazione che ne consegue, i valori del nostro movimento: trasparenza, solidarietà, protagonismo dei consumatori”.
La trasparenza riguarda anche i metodi di selezione e formazione del personale. Per l’Ipercoop di Ragusa sono state assunte 204 persone, prevalentemente siciliane. “Il nostro obiettivo è stato quello di dare massima trasparenza al processo e la cosa fino a questo momento ha funzionato – dichiara Alessandro Lago, presidente Ipercoop Sicilia -. In una realtà dove l’occupazione è risorsa carente e dove fenomeni come il lavoro nero o non regolarizzato sono estremamente diffusi, noi ci proponiamo come portatori di una cultura centrata sul rispetto delle regole, dei contratti e dei diritti. Ben sapendo di andare incontro a un contesto di concorrenza falsata da chi queste regole non le rispetta”.
E’ stato inoltre firmato un protocollo di legalità tra Ipercoop Sicilia, la prefettura e le istituzioni locali. Serve a stabilire modalità atte a prevenire e a segnalare tempestivamente fenomeni malavitosi o tentativi di inserimento surrettizio nell’attività dell’impresa. Con questo protocollo, Ipercoop Sicilia segnala alla prefettura gli elenchi delle aziende con le quali intrattiene rapporti, così come gli elenchi dei propri dipendenti. Ogni fornitore che stabilisce un contratto di fornitura con Ipercoop sa di dover sottostare alle normative antimafia e che tutti i rapporti attivati vengono segnalati alla prefettura.
Da qui al 2010 seguiranno i punti vendita di Catania, Palermo, Caltanissetta, Trapani, Messina e Milazzo. Sette Ipercoop con altrettanti centri commerciali, frutto dell’impegnativo piano di sviluppo progettato da Ipercoop Sicilia, la società appositamente costituita e partecipata da Coop Adriatica, Coop Consumatori Nordest, Coop Lombardia e Coop Liguria. Un progetto costato oltre 600 milioni di euro.
“Oltre allo sforzo imprenditoriale delle quattro cooperative impegnate in prima persona – spiega Aldo Soldi, presidente Ancc-Coop (l’associazione nazionale delle cooperative di consumatori) - il Sud è una sfida che coinvolge tutto il movimento cooperativo, come dimostrano anche le esperienze sempre più importanti di Coop Estense in Puglia e di Unicoop Tirreno in Campania”.
Attualmente, infatti, sono 95 le strutture di vendita presenti al Sud (di cui 12 Ipercoop e 83 fra supermercati e discount) che impiegano oltre 3.700 persone. “Con Ipercoop Sicilia però – prosegue Soldi - indubbiamente abbiamo fatto un ulteriore salto di qualità coinvolgendo nel progetto quattro delle nove grandi coop di consumo presenti nel nostro Paese e portando in Sicilia, oltre agli investimenti economici e all’occupazione che ne consegue, i valori del nostro movimento: trasparenza, solidarietà, protagonismo dei consumatori”.
La trasparenza riguarda anche i metodi di selezione e formazione del personale. Per l’Ipercoop di Ragusa sono state assunte 204 persone, prevalentemente siciliane. “Il nostro obiettivo è stato quello di dare massima trasparenza al processo e la cosa fino a questo momento ha funzionato – dichiara Alessandro Lago, presidente Ipercoop Sicilia -. In una realtà dove l’occupazione è risorsa carente e dove fenomeni come il lavoro nero o non regolarizzato sono estremamente diffusi, noi ci proponiamo come portatori di una cultura centrata sul rispetto delle regole, dei contratti e dei diritti. Ben sapendo di andare incontro a un contesto di concorrenza falsata da chi queste regole non le rispetta”.
E’ stato inoltre firmato un protocollo di legalità tra Ipercoop Sicilia, la prefettura e le istituzioni locali. Serve a stabilire modalità atte a prevenire e a segnalare tempestivamente fenomeni malavitosi o tentativi di inserimento surrettizio nell’attività dell’impresa. Con questo protocollo, Ipercoop Sicilia segnala alla prefettura gli elenchi delle aziende con le quali intrattiene rapporti, così come gli elenchi dei propri dipendenti. Ogni fornitore che stabilisce un contratto di fornitura con Ipercoop sa di dover sottostare alle normative antimafia e che tutti i rapporti attivati vengono segnalati alla prefettura.
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