Conseguenza storica dell’avvento del mercato globale è la reale  possibilità di produrre e vendere indifferenziatamente sull’intero pianeta, presupposto che comporta una maggiore complessità nell’organizzazione dei processi e nella logistica, a partire dall’aspetto più fisico della movimentazione delle merci.

«La supply-chain del XXI secolo si focalizzerà sempre maggiormente  sul controllo delle scorte e sulla razionalizzazione delle reti – ha evidenziato Domenico Netti, presidente di Ailog e direttore logistica di Lavazza - ma soprattutto sulla concentrazione in poche mani dei processi decisionali, a partire dalla valorizzazione del ruolo della funzione logistica».

Le linee guida seguite dalle aziende leader e i modelli europei di supply-chain sono stati affrontati da Ailog-Associazione italiana di logistica e supply-chain management, in collaborazione con l’associazione europea Ela, in occasione del lancio della certificazione europea degli addetti alla logistica.

«La difficoltà crescente nel garantire un adeguato livello di servizio impone di interrogarsi sulla necessità di un cambiamento radicale – ha affermato Roland Dachs, presidente di Ela, European Logistics Association – Il trasporto del futuro richiederà l’adozione di nuovi paradigmi fondati sulla corresponsabilità e il rispetto di principi di sostenibilità del modello».

Secondo aspetto fondamentale del cambiamento in ambito logistico è un utilizzo pieno del potenziale tecnologico esistente, ricercando soluzioni finalizzate a facilitare la collaborazione tra le imprese interagenti nell’ambito della filiera.

«Le imprese non sono riuscite finora a utilizzare bene la tecnologia e soprattutto in modo semplice ed efficace – ha ribadito Dachs –. La comunità logistica è chiamata oggi a prestare maggiore attenzione a questo aspetto, in particolare ricercando standard condivisi, un miglioramento dei processi di business e la condivisione delle informazioni».

I nuovi modelli industriali che rappresentano i casi di successo nel mondo operano efficacemente grazie a una buona logistica, basata sulla tecnologia. Il modo di utilizzarla appieno progettando soluzioni appropriate presenta però elementi di criticità.

«L’offerta tecnologica attuale è sovrabbondante, è alle imprese che spesso manca la fantasia necessaria ad utilizzarla in modo efficiente – ha sottolineato Tullo Mosele, chief esecutive Mbm Italia e consigliere Ailog -. L’obiettivo attuale è garantire un corretto flusso di informazioni attraverso una filiera che si caratterizza come sistema complesso rispetto al precedente livello dello scambio di dati tra coppie di attori».