Anche quest'anno "Altroconsumo" ha fotografato la gdo - supermercati, ipermercati, superette e discount - in un'indagine che ha sottoposto a un test 887.000 prezzi, 108 categorie merceologiche, 61 città e 949 negozi.

Dove la competizione giganteggia, ovviamente le possibilità di risparmio per il consumatore aumentano, come ad Alessandria dove, scegliendo bene, si può abbattere il carrello annuo di 1.310 euro, o Firenze, Pesaro, Modena, La Spezia e Milano, dove la forbice fra i cauti e gli incauti si attesta sui 1.000 euro. Molto male invece ad Aosta, che chiude la classifica della convenienza.

Le catene non offrono più i prezzi di un tempo, ma battono invece sulle promozioni, sui primi prezzi e sulle private label. In questo senso è Verona la città più risparmiosa d'Italia, e si comporta molto bene anche Napoli che scala il ranking degli scorsi anni e si piazza al tredicesimo posto.

"Altroconsumo" stima anche le fonti del risparmio. Chi sceglie solo le promozioni guadagna il 23%, ma chi opta anche per le private label salva il 38% del proprio bugdet, dato che sale 42% inserendo i primi prezzi e al 50% se si frequentano pure i discount.

La chiave delle maggiori economie è data soprattutto da piccoli supermercati di quartiere, con prezzi molto bassi e parecchie offerte sugli articoli di marca. A Verona le due catene che grandeggiano per la la convenienza sono Galassia e U2 di Unes.