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Grandi salumifici italiani rileva la bolognese Alcisa
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Grandi salumifici italiani rileva la bolognese Alcisa
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Continua lo shopping di Grandi Salumifici Italiani che acquista la bolognese Alcisa, rilevandone il 100% dalle famiglie controllanti, Galletti e Brini, per un enterprise value di 53 milioni di euro. Per la precisione ad essere acquisita è la controllante Lavino spa, che fra l'altro vanta una società mista con Pick che grandeggia a livello internazionale nel mercato del salame ungherese. In questo modo il gruppo bolognese dispone anche di una piattaforma distributiva sul mercato germanico.
Ma Alcisa vuole dire anche, e soprattutto, prosciutti, visto che possiede due salumifici (Langhirano e Sala Baganza) votati al crudo di Parma, e Alfriuli, specialista nel San Daniele.
Gsi, posseduta da Unibon e Senfter, ha 12 impianti produttivi, un fatturato di 600 milioni, utili per 25,7 milioni e controlla marchi molto noti come Casa Modena, Senfter, Teneroni, Gasser ecc.
L'acquisizione, motivata anche dal mancato ricambio generazionale ai vertici di Alcisa, non presenta alcun problema di finanziamento, visto che Gsi può contare su 41 milioni di liquidità, mentre l'esposizione verso le banche è di appena 53 milioni.
Grandi Salumifici è cresciuta negli ultimi anni assorbendo numerose aziende, da Parmigiani, a Giravolte a Gait, mentre non è riuscita l'operazione studiata nel 2008 su Fiorucci.
Ma Alcisa vuole dire anche, e soprattutto, prosciutti, visto che possiede due salumifici (Langhirano e Sala Baganza) votati al crudo di Parma, e Alfriuli, specialista nel San Daniele.
Gsi, posseduta da Unibon e Senfter, ha 12 impianti produttivi, un fatturato di 600 milioni, utili per 25,7 milioni e controlla marchi molto noti come Casa Modena, Senfter, Teneroni, Gasser ecc.
L'acquisizione, motivata anche dal mancato ricambio generazionale ai vertici di Alcisa, non presenta alcun problema di finanziamento, visto che Gsi può contare su 41 milioni di liquidità, mentre l'esposizione verso le banche è di appena 53 milioni.
Grandi Salumifici è cresciuta negli ultimi anni assorbendo numerose aziende, da Parmigiani, a Giravolte a Gait, mentre non è riuscita l'operazione studiata nel 2008 su Fiorucci.
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