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Sabato e' l'Iva day
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Sarà vero che il numero 17 porta sfortuna? Probabile, visto che proprio dal 17 settembre, sabato, scatta l’aliquota Iva del 21% sui beni di consumo, sulle prestazioni professionali e via dicendo. Oggi infatti entra in vigore, con pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, il decreto legge 138, meglio conosciuto come “manovra di Ferragosto”.
Restano dunque poche ore per rivedere i prezzi al dettaglio, ammesso che le aziende distributive – ricordiamo il caso di Zara – non decidano di riassorbire il rincaro all’interno del proprio margine. Tutte da rifare dunque, le etichette a scaffale e tutti da ristampare i cataloghi, a meno che, come è possibile, non si scelga la via più realistica delle etichette adesive apposte su quelle precedenti.
Per estrapolare il nuovo prezzo è necessario moltiplicare il vecchio prezzo per il seguente coefficiente: 1,00833334.
Confcommercio ha elencato i prodotti per i quali è previsto il tanto temuto ritocco a partire da questo week-end. Fra gli altri: televisori, computer, giocattoli, abbigliamento e calzature, elettronica di consumo e telefonia, bevande analcoliche e alcoliche, vini, valigeria, mobili, biancheria ecc. Non verranno toccati, invece, i beni attualmente soggetti all’aliquota del 4% (beni di prima necessità) e quelli gravati dal 10% di imposta indiretta.
Si calcola che su un paio di scarpe da 120 euro l’aumento sarà, per fare un esempio, nell’ordine di 1 euro.
Restano dunque poche ore per rivedere i prezzi al dettaglio, ammesso che le aziende distributive – ricordiamo il caso di Zara – non decidano di riassorbire il rincaro all’interno del proprio margine. Tutte da rifare dunque, le etichette a scaffale e tutti da ristampare i cataloghi, a meno che, come è possibile, non si scelga la via più realistica delle etichette adesive apposte su quelle precedenti.
Per estrapolare il nuovo prezzo è necessario moltiplicare il vecchio prezzo per il seguente coefficiente: 1,00833334.
Confcommercio ha elencato i prodotti per i quali è previsto il tanto temuto ritocco a partire da questo week-end. Fra gli altri: televisori, computer, giocattoli, abbigliamento e calzature, elettronica di consumo e telefonia, bevande analcoliche e alcoliche, vini, valigeria, mobili, biancheria ecc. Non verranno toccati, invece, i beni attualmente soggetti all’aliquota del 4% (beni di prima necessità) e quelli gravati dal 10% di imposta indiretta.
Si calcola che su un paio di scarpe da 120 euro l’aumento sarà, per fare un esempio, nell’ordine di 1 euro.
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