Il budget medio che le famiglie italiane dedicano ai saldi di fine stagione è drasticamente calato negli ultimi 5 anni, passando dai 450 euro del 2009 ai circa 200 euro del 2014. Lo afferma il Codacons, che come ogni anno monitora gli acquisti dei cittadini durante gli sconti.

L’andamento delle vendite nel periodo di saldi negli ultimi anni è stato disastroso – spiega il Codacons – gli stessi commercianti al termine dei precedenti sconti invernali hanno denunciato fortissime riduzioni degli acquisti con punte del -30%. Ma la conferma di come gli italiani abbiano sempre più rinunciato ai saldi, arriva dal confronto tra la spesa media del 2009 e il budget che oggi le famiglie dedicano agli sconti. Se 5 anni fa un nucleo spendeva mediamente 450 euro (dati Confcommercio) per gli acquisti durante i saldi, quest’anno non verrà superata la soglia dei 200 euro a famiglia, con una riduzione di spesa del 55% in 5 anni.

“Oggi, a pochi giorni dall’avvio dei saldi, le vendite non sono decollate, nonostante la buona affluenza di cittadini lungo le strade dello shopping, e stimiamo una contrazione media degli acquisti del 12,5% rispetto allo scorso anno – spiega il Presidente Carlo Rienzi – A risentire della situazione negativa sono soprattutto le periferie e i piccoli negozi, sempre più schiacciati da outlet e grandi catene straniere. E’ ora di rivedere le norme che regolano gli sconti di fine stagione, aprendo alle liberalizzazioni e lasciando ai commercianti la possibilità di scegliere quando scontare la merce, perché in caso contrario i negozi di vicinato scompariranno del tutto dalle nostre città, a vantaggio delle multinazionali straniere sempre più padrone del settore del commercio”, conclude Rienzi.

E nel frattempo dalle città arriva un vero bollettino di guerra. Persino a Milano, dove di solito gli acquisti di gennaio reggono, i primi giorni hanno fatto segnare un modestissimo +0,5% che, secondo Federazione Moda Italia, non troverà conferma nei prossimi week end. Anzi la stagione degli sconti invernali dovrebbe chiudersi con un -4% sullo scorso anno e con un budget per persona di 170 euro, contro i 179 del 2013.