Dopo il recente ingresso nel mercato del senza glutine, in settembre negli Usa e in novembre da noi, Barilla, riprende le fila della propria strategia di sviluppo estero, che ovviamente non esclude i nuovi prodotti.

La multinazionale parmense, come ha spiegato l’ad Claudio Colzani al “Financial Times”, ha messo in piano un nuovo sito di produzione in Russia, quarta consumatrice mondiale di pasta con 1,1 milioni di tonnellate, e una maggiore pressione sugli Stati Uniti, dove alla leadership già consolidata la multinazionale vuole affiancare anche una posizione di rilievo nel gluten free.

"Non vogliamo essere degli esportatori – ha detto Colzani confermando la filosofia di tutto il management – ma produttori locali che servono consumatori locali».

A livello mondiale il gruppo ha oggi una quota di mercato di oltre il 10,5%, mentre il piano industriale, come è noto, prevede di toccare i 6,5 miliardi di fatturato entro il 2020.