Consumi in pesante calo secondo Confcommercio che, in maggio, segnala una flessione del 29,4%, dato meno negativo se confrontato con il -47% di aprile, ma che conferma grandi difficoltà soprattutto per i servizi legati alla fruizione del tempo libero. La partenza della fase 2, in sostanza, non ha comportato un’inversione di rotta e, anche lo scorso mese, pochi segmenti hanno registrato un segno positivo: l’alimentazione domestica, le comunicazioni e l’energia sono fra questi, con un trend che rimane sopra i livelli di un anno fa.

Per molti segmenti non solo il recupero è modesto quanto, soprattutto, denso di incognite sul futuro prossimo, come nel caso delle autovetture, del fuori casa, dei trasporti e di tutta l’area legata al turismo e allo svolgimento di attività d’intrattenimento e relazione.

“Sulla velocità della ripartenza e sul suo consolidamento si gioca il futuro del Paese – avverte la confederazione -. Non bisogna trascurare i pericoli connessi all’avvio di un possibile corto circuito depressivo. Il disagio sociale, misurato sulla base del Misery Index Confcommercio (MIC), ha conosciuto un’esplosione nel mese di aprile, legata al deciso deterioramento delle condizioni del mondo del lavoro, dipendente e autonomo. Aspettative pesantemente negative su questo versante minano la fiducia delle famiglie, spingendole ad atteggiamenti ancora più prudenti nei confronti del consumo, con il pericolo di frenare il recupero”.

Nel confronto tra maggio 2020 e lo stesso mese del 2019, come detto, i trend, pur confermandosi molto negativi per la quasi totalità degli aggregati, evidenziano alcuni timidi tentativi di recupero per alcuni segmenti. Al di là della conferma di un’evoluzione positiva per l’alimentazione domestica, per le comunicazioni e per altri servizi legati a una maggiore presenza in casa, segnali favorevoli si registrano per la domanda di elettrodomestici, tv e altri apparecchi.

Allo stesso tempo un moderato recupero ha interessato l’abbigliamento e le calzature, i mobili ed i prodotti tessili per la casa ed i giochi e gli articoli per il tempo libero.

Commenta il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli: “L’economia italiana, nonostante la fine del lockdown, fatica a riprendersi. A maggio i consumi sono calati del 30 per cento, le famiglie hanno meno reddito e molte imprese rischiano la chiusura. C’è pochissimo tempo, bisogna passare subito dagli annunci alla concretezza dei risultati. A partire dalla liquidità, che molte imprese non hanno ancora visto, fino a un piano di rilancio dell’immagine dell’Italia nel mondo. Bene l’ipotesi del Governo di sostenere consumi e domanda interna attraverso misure di riduzione dell’Iva, sarebbe un segnale importante di fiducia che abbiamo sempre auspicato. Che non sia, però, una misura eccessivamente provvisoria. Consumatori e imprese hanno bisogno di certezze per programmare e realizzare scelte di acquisto e di investimento indispensabili per rilanciare l’economia”.