di Luca Salomone

Con un mese di ritardo in confronto a Confcommercio e Confesercenti, seguite da Coop, e dopo la protesta di Lidl Italia, che, il 4 aprile, ha lasciato l’associazione, ma anche dopo 70 euro di anticipo erogato, anche Federdistribuzione cede e sottoscrive con Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl e Uiltucs-Uil il rinnovo del contratto collettivo nazionale del lavoro per quanto riguarda la Dmo.

Sul piano economico, l’intesa prevede un aumento retributivo a regime di 240 euro al quarto livello (compiti operativi, con specifiche conoscenze tecniche).

Inoltre, a copertura del periodo di carenza contrattuale, si prevede la corresponsione, una tantum, di 350 euro, suddivisa in due tranches di uguale importo, a luglio 2024 e luglio 2025.

«Abbiamo portato avanti con grande impegno e responsabilità il confronto con i sindacati, mettendo sempre al primo posto la volontà di coniugare il rispetto delle persone e dei loro diritti con la sostenibilità economica delle imprese - dichiara Carlo Alberto Buttarelli, presidente di Federdistribuzione -. Oggi (23 aprile, ndr) abbiamo raggiunto l’accordo, accordo che fornisce risposte economiche ai lavoratori per i prossimi anni, tenuto conto di quanto già erogato nei mesi scorsi, e introduce novità normative in un settore che è in continua evoluzione e che necessita di soluzioni specifiche.

«Il percorso che abbiamo avviato per dare identità e specificità alle grandi imprese del retail che operano in Italia è per noi un impegno ineludibile. La federazione continuerà a essere l’interprete primario del settore distributivo moderno in Italia, convinta che la crescita, la capacità di generare investimenti, occupazione e valore per il territorio, da parte delle imprese associate, convivano con una visione più moderna, ma non precaria, del lavoro. Federdistribuzione proseguirà questo percorso, in un costruttivo confronto con le parti sindacali, con la stessa passione, determinazione e, soprattutto, con la stessa coerenza, dimostrate dalle aziende che hanno creduto nel percorso negoziale fino al rinnovo odierno».

Federdistribuzione, rappresenta, in termini di associati, una rete di oltre 17.400 punti vendita (di cui 7.600 in franchising), che danno occupazione a più di 225.000 addetti e polarizza il 32% del valore dei consumi commercializzabili.