We Save & Care, Clai in prima fila per la lotta allo spreco alimentare
We Save & Care, Clai in prima fila per la lotta allo spreco alimentare
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Tra Clai e Banco Alimentare si è creata nel corso del tempo un’affinità di visioni che continua a far crescere ottimi frutti.
La cooperativa agroalimentare di Imola ha deciso infatti di aderire a We Save & Care, l’iniziativa che cerca di sensibilizzare l’opinione pubblica sul valore del cibo e sull’importanza della condivisione e del supporto, con un’attenzione particolare al recupero dello spreco alimentare.
E che quest’ultimo rappresenti ormai una questione centrale anche nel nostro Paese lo dimostrano dati come quelli appena diffusi dall'Osservatorio internazionale di Waste Watcher/Spreco Zero, che quantificano in 674,2 grammi pro capite lo spreco settimanale di cibo degli italiani. Il costo totale annuale di questo pernicioso comportamento è pari a 9,2 miliardi di euro. A peggiorare il quadro, il fatto che la stessa indagine, realizzata nel febbraio 2022, aveva riscontrato un dato medio pari “soltanto” a 595,3 grammi: il trend pare dunque essere in peggioramento. Quanto mai opportune sono dunque tutte le iniziative che mirano ad aumentare la soglia di attenzione, attivare riflessioni e, soprattutto, sollecitare gesti concreti.
Sono sette i punti, semplici e straordinariamente importanti, da rispettare e promuovere per far parte della community ideata da Banco Alimentare: 1) dai valore al cibo; 2) guardati intorno; 3) sii propositivo; 4) dona il cibo; 5) combatti lo spreco; 6) fai rete e, infine, 7) diventa un ambassador.
Gli sprechi alimentari rappresentano per Clai una sfida affrontata nel corso del tempo su più fronti. Uno dei progetti più coinvolgenti degli ultimi mesi è stato quello portato avanti assieme al Comune di Imola e al ristorante stellato San Domenico. Grazie all’iniziativa A scarto zero sono stati promossi comportamenti virtuosi a favore della riduzione degli sprechi. Molti scarti alimentari domestici sono infatti costituiti dalle parti meno nobili degli alimenti che non si ha l’abitudine di cucinare e di cui non si conoscono le proprietà. Sono state dunque proposte occasioni per imparare a utilizzare questi residui destinati altrimenti a finire nel cassonetto dei rifiuti, mostrando quindi come sia possibile spesso trasformarli in vere e proprie risorse.
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